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Impresa / Motta San Giovanni

La start-up "SenzaSpine" di Motta si presenta al festival dell'ospitalità

Nell'importante evento di settore, l'impresa bio dedicata al fico d'india ha lanciato la sua idea di filiera a basso impatto ambientare

SenzaSpine, l’innovativa start-up del bio nata nel 2021 a Motta San Giovanni, ha presentato la sua idea di rete e impresa sostenibile partecipando al Festival dell’Ospitalità, il più grande evento del Mezzogiorno dedicato al settore dell’ospitalità e del turismo. SenzaSpine ha illustrato la propria esperienza d’impresa, tesa alla promozione di un modello di sviluppo orientato alla sostenibilità e alla solidarietà, capace di scoprire le risorse nascoste e meno valorizzate del territorio, come può essere il fico d’India.

Il festival, tenuto a Nicotera, è stato occasione per ridiscutere i concetti di ospitalità, opportunità e promozione e si è posto come cassa di risonanza per divulgare conoscenza, far vivere esperienze, condividere idee e culture. SenzaSpine, infatti, è un presidio di innovazione, che presenta un paradigma d’impresa differente all’interno della filiera agroalimentare di qualità, forte anche della collaborazione con Imadec, spin-off dell’Università Mediterranea di Reggio per la prototipazione dei prodotti, per lo studio delle loro proprietà e la validazione dei processi produttivi.

La VII edizione del Festival dell’ospitalità non a caso ha evidenziato una nuova dimensione dell’abitare, l’“abitare connessi”, e richiamato l’attenzione dei partecipanti  sulle connessioni e l’innovazione nella sua accezione di rinnovamento della tradizione, della memoria. Radici e rami del resto fanno parte dello stesso albero. Nel corso della tavola rotonda sugli strumenti finanziari di supporto alla creazione di nuove imprese, si sono richiamati tutti questi temi grazie agli interventi di Fabrizio Minnella di Fondazione "Con il Sud", Sebastiano Barbanti presidente Bcc Calabria ulteriore, Simona Spagna, delegata alla cultura di Banca Etica, Vitaliano Papillo Gal Terre Vibonesi, Natale Santacroce e Valentina Marta per i giovani di Confindustria Vibo Valentia e Fabio Badolato, revenue manager.

"Crediamo nello sviluppo attraverso la ricerca – ha dichiarato la presidente Cecilia Vigilanti, che ha raccolta l'eredità di un'impresa tramandata dai suoi nonni - SenzaSpine ha vinto la call The Economy of Francesco, promossa dalla Conferenza Episcopale Calabra e da Oltre Open Innovation Hub, con l’advisory strategico di Entopan. Crediamo molto in un modello di ecologia integrale in economia". Le connessioni sono oggi "imprescindibili per vivere i luoghi in modo creativo e dinamico – ha continuato Vigilanti – per questo puntiamo al lavoro di rete e all’importanza di un’imprenditoria dall’alto impatto sociale, che da un lato dia occupazione legale e offra percorsi di reinserimento lavorativo, dall’altro porti avanti una filiera dal basso impatto ambientale, che faccia degli scarti una risorsa". Al festival, per SenzaSpine è stata presente Alessia Devoli, la quale ha sottolineato la necessità di percorsi di incubazione ed accompagnamento rivolti ai giovani che vogliano investire sull’imprenditoria e restare in questa regione, ma con uno sguardo ed una tensione diretti verso l’innovazione e la cooperazione con altre realtà.

Per la start-up di Motta la sfida dei prossimi anni si terrà sul piano dell’economia circolare e dell’autenticità, l’innata riciclabilità della pianta del fico d’india porta infatti l’impresa ad una produzione zero waste, in cui tutti gli scarti della produzione vengono utilizzati in ulteriori cicli produttivi.

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