Incendio pizzeria Don Carlos, Aloisio tuona: "Nessun danno serio, ma 'l’avvertimento' rimane"
Il presidente di Confesercenti Reggio Calabria si scaglia contro gli "ominicchi": "agite come topi la notte, un comportamento proprio dei vigliacchi senza onore"
Un bidoncino di benzina ben visibile così da non suscitare dubbi sulla natura dolosa dell’incendio e poi il fuoco che avvolge le serrande di Don Carlos, la storica pizzeria, nella zona sud della città.
"Nessun danno serio, si riapre il giorno dopo, - commenta Claudio Aloisio, presidente di Confesercenti, (nella foto), con un post sui social - ma “l’avvertimento” rimane. È lì, sospeso, come la celeberrima “spada di Damocle”. Una spada che pende sulle teste di tutti gli imprenditori reggini che devono fare i conti con le innumerevoli problematiche proprie del nostro territorio come la assurda tassazione più alta d’Italia, le famiglie con sempre meno soldi, la crisi, il Covid, e quella più importante, più odiosa, più vigliacca: la ‘ndrangheta.
Bene, cari “ominicchi”, che agite come topi la notte, un comportamento proprio dei vigliacchi senza onore, sappiate che non c’è più posto per voi. Il vostro tempo è finito. Prima o poi verrete arrestati o morirete per mano di qualche altro vigliacco da par vostro con una pallottola tra le scapole. Questo è il vostro destino".
Il presidente assicura: "Da parte mia sabato ordinerò, come faccio spesso, un’ottima pizza da Don Carlos e la mangerò alla “faccia vostra” aspettando, una volta che sarete in galera, e lo sarete, statene certi, di costituirmi come Confesercenti Reggio Calabria, parte civile al vostro processo venendo in aula per potervi guardare negli occhi".