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Venerdì, 19 Aprile 2024
Rogo al porto

Incendio al molo di ponente, ecco cosa è successo nel cantiere navale

Il direttore Rosmini spiega come si sono sviluppate le fiamme da una singola imbarcazione, "una barca utile alla comunità che l'anno scorso è affondata nella marina di Reggio"

Lo scenario di questa mattina è stato impressionante, con quella densa e alta colonna di fumo nero che si allargava sull'orizzonte del mare, visibile dalla via marina e enfatizzata dal forte odore di bruciato trasportato dal maestrale. Ma quello stesso vento ha impedito che le fiamme sviluppate da una delle imbarcazioni custodite nel porto in una rimessa presso il molo di ponente toccassero le barche vicine.

A spiegarlo è Federico Rosmini (al centro nella foto) direttore di Marine Group, cantiere navale dove è avvenuto l'incidente a cui si è posto tempestivo rimedio con l'intervento di due squadre di vigili del fuoco munite di autobotti di supporto. "Ero fuori sede - racconta - e mentre pranzavo mi sono state inviate le immagini di quel fumo, sconvolgenti. Mi sono molto amareggiato a vedere gli effetti dell'incendio in città perché noi lavoriamo sempre con una grande cura per il fattore ambientale. Rassicuro però che anche se alla vista sembrava ben altro, per fortuna non è accaduto nulla di grave, una sola barca è stata interessata dall'evento e grazie al vento che ha allontanato le fiamme sono stati evitati danni che avrebbero potuto essere ingentissimi, per i clienti e per noi". 

rosmini

I rilievi della polizia hanno escluso ogni matrice dolosa del rogo. Sembra piuttosto che l'imbarcazione sia quella dell'Università Mediterranea, realizzata dagli studenti dell'ateneo, forse oggetto di interventi poco accorti da parte di qualcuno dei clienti e che hanno riguardato le batterie e i pannelli solari presenti nella stessa imbarcazione. Rosmini per motivi di privacy non conferma questa informazione, ma spiega che "si tratta di una barca utile alla comunità, la stessa che lo scorso anno è affondata nella marina di Reggio Calabria.

L'incendio - continua - è nato su questa singola barca e ha avuto una crescita lieve e costante dall'interno del mezzo, come si vede chiaramente nelle riprese delle telecamere". I dati coincidono abbastanza, ma in ogni caso pur senza ufficialità sul nome, il doppio incidente conferma una scarsa avvedutezza di gestione da parte del cliente di questa barca.

Costruita in vetroresina, per l'alta infiammabilità del materiale la barca potrebbe essere ancora a rischio: per questo dopo l'intervento dei vigili del fuoco, si è provveduto a isolarla dal piazzale dove si trovava, in modo da mettere al sicuro da eventuali nuove fiamme le altre barche, tra cui gommoni con rivestimento in plastica. Non essendoci nessuno a bordo non ci sono stati feriti, ma la vicenda avrebbe potuto avere un epilogo ben più serio. 

"Siamo dispiaciuti soprattutto dell'impatto che questo avvenimento ha avuto - conclude il manager nautico - pubblicheremo anche una nota sui social per spiegare con precisione cosa è successo e ridimensionare un episodio che così come è stato percepito danneggia anche l'immagine del nostro cantiere e il nostro lavoro". 

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