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Cronaca Villa San Giovanni

Inchiesta "Eyphemos", i legali del senatore Siclari: "Estraneità alle accuse evidente"

Gli avvocati Gianluca Tognozzi e Vincenzo Cristian Siclari ne sono convinti e hanno scelto la via del processo con il rito abbreviato: "Per chiarire nel più breve tempo possibile la propria posizione"

Il senatore Marco Siclari non ha niente a che vedere con il sistema criminale messo in luce dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria con l’inchiesta “Eyphemos”. Ne sono convinti i legali del parlamentare reggino: gli avvocati Gianluca Tognozzi e Vincenzo Cristian Siclari. “All’esito delle risultanze complessive di indagine - spiegano i componenti del collegio difensivo dell’esponente azzurro - svolte sia prima delle richieste cautelari, sia successivamente dalla Procura della Repubblica su sollecitazione della difesa, nonché di quelle effettuate autonomamente da quest’ultima, riteniamo emergere con evidenza l’estraneità del senatore Marco Siclari, come dichiarato dallo stesso Senatore sin dal primo giorno del provvedimento, ai fatti da cui traggono origine le contestazioni”.

“Queste - aggiungono i legali - le ragioni su cui si fonda la scelta del rito abbreviato, unitamente alla volontà del senatore Marco Siclari di chiarire nel più breve tempo possibile la propria posizione per il rispetto che nutre nei confronti delle istituzioni cui appartiene e per la fiducia nei confronti del lavoro dei magistrati”. “L’ultima parola, ovviamente - concludono gli avvocati Gianluca Tognozzi e Vincenzo Cristian Siclari - spetterà al giudice all’esito della sua camera di consiglio”.

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