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Cronaca

Inchiesta "Diacono", diplomi falsi e corruzione: dieci arresti fra Campania e Calabria

Sotto la lente d'ingrandimento dei Carabinieri il circuito Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) e istituti paritari, in manette l'ex dirigente dell'ufficio scolastico reggino

I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Vibo Valentia, in collaborazione col personale dei reparti dell'Arma territorialmente competenti e il supporto aereo dell'Ottavo Nucleo elicotteri carabinieri, hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare, emessa dal gip di Vibo Valentia su richiesta della locale procura, nei confronti di 10 persone operanti nel settore dell'istruzione, circuito Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam), e istituti paritari, ritenuti responsabili in concorso, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, falso in atti destinati all'autorità giudiziaria, falso in atto pubblico, abuso d'ufficio e autoriciclaggio.

Fra le persone finite sotto inchiesta vi è: l’ex dirigente dell’Ufficio scolastico di Reggio Calabria, Maurizio Piscitelli. Sarebbe indagata, invece, l’attuale dirigente generale dell’Ufficio scolastico regionale, Maria Rita Calvosa, che non risponde, però, di associazione per delinquere.

L'operazione, che ha portato in carcere otto persone, due ai domiciliari, è scattata alle prime luci dell'alba nelle province di Vibo Valentia, Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Napoli, e ha contestualmente portato al sequestro con decreto d'urgenza di 19 società, operanti nel settore dell'istruzione, per un valore stimato in circa sette milioni di euro. 

Ecco i nomi degli indagati:

Pietro Amato, 39 anni, di Locri; Incoronata Bax, 68 anni, di Vibo Valentia, medico di medicina generale e già assessore e consigliere comunale a Vibo; Domenico Califano, 39 anni, di Reggio Calabria; Maria Rita Calvosa, 59 anni, di Roma, dirigente generale regionale dell’Ufficio scolastico; Carmine Caratozzolo, 49 anni, di San Ferdinando; Giovanni Carbone, 60 anni, di Bagnara Calabra; Rosa Cilea, 50 anni, di Reggio Calabria; Patrizia Fazzari, 47 anni, nata in Germania; Vincenzo Giovinazzo, 34 anni, di Cinquefrondi; Davide Licata, 52 anni, di Stefanaconi; Dimitri Licata, 42 anni, di Stefanaconi; Jgor Vincenzo Licata, 48 anni, di Stefanaconi; Michela Licata, 22 anni, di Stefanaconi; Michele Licata, 77 anni, di Stefanaconi; Rossella Marzano, 46 anni, di Vibo Valentia; Antonio Oggiano, 81 anni, di Sassari; Christian Piscitelli, 24 anni, di Napoli; Maurizio Piscitelli, 56 anni, di Casalnuovo di Napoli; Giovanni Procopio, 71 anni, di Montepaone; Carlo Pugliese, 69 anni, di Spilinga; Pasquale Sorrentino, 49 anni, di Formia; Paolo Tittozzi, 75 anni, di Roma; Domenico Carrozzo, 42 anni, di Tropea.

In carcere sono finiti:

Davide Licata, Jgor Vincenzo Licata, Dimitri Licata, Carmine Caratozzolo, Maurizio Piscitelli, Michele Licata, Christian Piscitelli, Michela Licata.

Mentre a Rossella Marzano e Domenico Califano sono stati concessi gli arresti domiciliari. Tutti gli altri sono indagati a piede libero. L’ordinanza di custodia cautelare è stata formata dal gip del Tribunale di Vibo Valentia Mario Miele.

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