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Cronaca

"Helios" ed elezioni, Giordano: "Chi vuole bene Reggio non la disonora per qualche voto"

Il segretario della sezione Sardiello del Pri analizzando l'inchiesta afferma "i fatti ipotizzati sono ben più gravi di quelli congetturati nel 2012 che portarono allo scioglimento del Consiglio comunale"

"Un ciclone politico giudiziario ha colpito la politica reggina già gravemente ferita da altre iniziative della Procura reggina. Saranno i giudici a decidere se esistono eventuali reati e perché. Se avessimo la stessa struttura mentale di certa politica reggina che per soprannome si dice "di sinistra" si dovrebbe chiedere lo scioglimento del Consiglio comunale".

Lo afferma Demetrio Giordano, segreterio della sezione R.Sardiello del Partito repubblicano italiano che sottolinea "i fatti ipotizzati sono ben più gravi di quelli congetturati nel 2012 che portarono allo scioglimento dell’assise comunale reggina. Tuttavia continuiamo a credere che il peggior Consiglio  sia meglio di qualunque Commissione nominata dal ministro dell’Interno, vale per Reggio e per qualsiasi altro comune d’Italia".

Il problema di Reggio, secondo Giordano "sta per iniziare con la prossima tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale. È probabile e anche augurabile che i dirigenti nazionali delle forze politiche in campo faranno i Ponzio Pilato per evitare scelte su nomi vincenti elettoralmente ma che il giorno successivo alla tornata elettorale possano riservare sgradite sorprese!

È già successo, e più volte. Che fare? La città è in coma profondo e avrà bisogno di una lunga degenza e di buoni medici per essere salvata. E chi si deve salvare non pensa mai all’appartenenza politica del medico che lo ha in cura. Vuole solo un medico capace".

Il segretario dela sezione del Pri è convincto che "Reggio ha dentro di sé persone che se si impegnassero potrebbero garantire l’inizio di un cammino con la prospettiva di un approdo politico-istituzionale degno della sua storia. Il rischio è che ogni capo politico locale si senta investito di autorità per decidere il futuro di questa
martoriata città.

C’è un distacco profondo tra i partiti e i cittadini e allora sarebbe il caso che i reggini decidessero la guida della loro città. Come? Con primarie libere e aperte e con l’accettazione dei risultati da parte di tutti. Le ideologie sono morte e sepolte e se qualche barlume dovesse ancora esistere certamente non riguarda i sindaci".

Il sindaco di Reggio continua Giordano "non deve essere di sinistra, di centro o di destra! Deve essere il sindaco che, come vuole la legge sarà eletto dal popolo e non dai partiti, andando ad indossare la fascia tricolore e non uno stemma del partito d’appartenenza. Chi vuole bene a Reggio non la disonora per acquisire qualche voto. Insieme ad un professore avevamo pensato di scrivere una lettera al presidente del Consiglio per cercare attenzione sugli annosi problemi reggini. Visto il cataclisma che si è abbattuto sulla città abbiamo desistito. Per il momento!"

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