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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta Helios, "controlli e ispezioni sugli atti della società": le "minacce" di Castorina

Tra gli indagati dell'operazione della Direzione distrettuale antimafia anche il consigliere comunale e capogruppo Dem a Palazzo San Giorgio

Nell'ambito dell'inchiesta "Helios", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia ed eseguita dal Comando provinciale dei carabinieri, che ha portato a disporre l'amministrazione giudiziaria per le società Avr e Ase, tra gli indagati spunta anche il nome del consigliere comunale Antonio Castorina e capogruppo Dem a Palazzo San Giorgio.

Secondo quanto scrivono gli inquirenti nell'avviso di conclusione delle indagini, Castorina "quale pubblico ufficiale e segnatamente quale consigliere della Città metropolitana con delega, tra l'altro, in materia di bilancio, abusando della suddetta qualità e dei pubblici poteri ad essa connessi", avrebbe "minacciato", talvolta "esplicitamente talvolta larvatamente, di assumere una serie di strumentali iniziative vessatorie e potenzialmente pregiudizievoli per la società privata Ase Spa (società che aveva in corso di esecuzione un appalto in materia di manutenzione e gestione integrata della rete stradale provinciale con la Città metropolitana di Reggio Calabria)".

Nello specifico, spiegano le carte dell'inchiesta il consigliere Castorina minacciava di avviare "controlli e ispezioni sugli atti di gestione della suddetta società appaltatrice, ovvero una sensibile riduzione dei fondi stanziati in Bilancio per la manutenzione delle strade provinciali".

Tutto ciò, per "tramite" di Domenica Catalfamo, attuale assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria ed ex "dirigente del settore viabilità della Città metropolitana nonché Rup in relazione all'appalto sopra menzionato". E attraverso l'ingegnere Catalfamo, dunque, che Castorina avrebbe messo in atto, scrivono gli inquirenti, "indebite pressioni sui dirigenti ed amministratori della suddetta società ed in particolare sull'amministratore delegato Claudio Nardecchia e sul responsabile per la Calabria dell'Avr Enzo Romeo, volte ad ottenere un atteggiamento più compiacente nei confronti delle richieste sue e degli altri amministratori della Città metropolitana in materia di assunzione del personale, di sponsorizzazioni ed altro, cosi ponendo in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere o comunque ad indurre le suddette persone offese a soddisfare le sue richieste sopra indicate, non riuscendo nel proprio intento per ragioni indipendenti dalla sua volontà ossia per il rifiuto delle suddette persone offese". I fatti addebitati a Castorina si sarebbero verificati a Reggio Calabria nei mesi di marzo e aprile 2018.

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