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Cronaca

Causò l'incidente in cui morì Carlo Alberto Restuccia: condannato a sei anni

Il gup del tribunale di Reggio Calabria ha comminato le pena per omicidio stradale e disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento del danno

Sei anni di reclusione per omicidio stradale. E’ questa la pena comminata dal gup del tribunale di Reggio Calabria al responsabile dell’incidente stradale in cui perse la vita Carlo Alberto Restuccia. Ma non solo. Per il giovane che era alla guida dell’autovettura a bordo della quale si trovava anche il giovane reggino deceduto a causa dell’impatto, il giudice ha disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e legalmente per la durata della pena, oltre al risarcimento di tutti i danni patiti dai familiari che, assistiti dagli avvocati Corrado Politi e Michele Fabio Gagliano, si sono costituiti parti civili.

L’incidente mortale si registrò nella notte del 17 febbraio 2020, quando  il responsabile, a bordo di un’autovettura, sprovvisto di patente di guida, nella quale sedeva come passeggero il Restuccia, prima si lanciava in una rocambolesca fuga dagli agenti che avevano intimato l’Alt e, poi, terminava la propria folle corsa contro un muro, cagionando gravissime lesioni al Restuccia. 

Agonizzante ed in coma, il giovane Carlo spirava alcuni giorni dopo. I genitori di Carlo Alberto Restuccia autorizzarono l’espianto degli organi del giovane figlio che hanno ridato la vita a nove persone in attesa di trapianto in tutta Italia.

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