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Incidenti stradali Motta San Giovanni

Incidente sul ponte stradale San Vincenzo, Crea chiede interventi immediati

Non è il primo incidente che si registra sulla Strada Satale 106 nei pressi di Lazzaro. L'associazione Ancadic sollecita "la messa in sicurezza corsie di accumulo altamente pericolose"

"Intorno alle ore 16 dello scorso 27 maggio l’ennesimo grave incidente si è registrato al termine del ponte sul torrente San Vincenzo di Lazzaro. Un’autovettura con a bordo una signora e un bambino che marciava sulla Ss 106 direzione Taranto/Reggio, giunta al Km.19+IV lato sud del ponte stradale San Vincenzo, per motivi a noi sconosciuti dopo un primo impatto contro la testata del guard rail che era sprovvisto di attuatore d’urto ha sbattuto contro il palo dell’illuminazione pubblica posto all’esterno e in adiacenza al guard rail".

A darne notizia Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic che afferma: "Non conosciamo la dinamica dell’incidente. Immediati sono stati i soccorsi tra cui le forze di polizia e un’ambulanza e il personale medico ha provveduto a trasportare la signora e il bambino in ambulanza presso l’ospedale per accertamenti. Questo e altri incidenti sebbene siano causati, nella maggior parte dei casi, da una guida scorretta, denunciano tuttavia l’esigenza di interventi diretti a ridurre il livello di pericolosità della strada, di cui gli Enti competenti, sebbene consapevoli del suo alto indice di pericolosità tollerano questo stato di grave e perdurante pericolo e in qualche
caso, come quello in trattazione, intraprendono incomprensibili provvedimenti che ne aumentano il rischio". 

"Non è il primo incidente - continua Crea - che si registra in questo tratto e se non si interviene con immediatezza è alta la probabilità che ne seguiranno altri. Invero nel corso dei lavori di ammodernamento della Ss 106 Reggio/Melito si è deciso di spostare le corsie di accumulo situate al km. 19+300 al termine del ponte sul torrente
San Vincenzo al km. 19+IV in direzione Taranto, al fine di convogliare le manovre da e per la Ss 106 e la strada comunale sottostante la succitata struttura come riferito dalla stessa Anas.

Ciò, oltre al pericolo, ha determinato una forte limitazione alla mobilità dei cittadini lazzaresi che sono stati così privati della possibilità di fruire delle manovre da Lazzaro Centro per Melito Porto Salvo e da Reggio Calabria per Lazzaro Centro con gravissime ricadute sul servizio di trasporto collettivo delle autolinee private e municipalizzate. Da subito appariva ai nostri occhi il rischio cui era stata esposta la circolazione veicolare e ciclopedonale, rischio materializzatosi subito con un primo incidente e richiedevamo alle competenti Istituzioni tra cui Anas e Comune di Motta San Giovanni una verifica sulla regolarità tecnica e legittimità degli interventi realizzati ed in corso di realizzazione.

Al riguardo l’Anas con nota del 2 aprile 2014 riferiva tra l’altro che nel caso di specie un’eventuale modifica dell’attuale stato di fatto richiede uno studio puntuale, al momento non inserito nel progetto esecutivo. Ci domandiamo a distanza di sette anni se si aspetta il morto per provvedere.

L'Ancadic pone fortemente posto in evidenza che nel suddetto svincolo si accavallano e si incrociano le correnti di traffico e le direzioni di marcia per cui si rischia la collisione tra i veicoli che si immettono dalla sottostante strada comunale sulla Ss 106 con i veicoli che dalla corsia di accumulo si dirigono nella strada sottostante e si rischia di esser travolti dai veicoli che giungono da Melito, giacché si debbono compiere manovre di retromarcia per poter trovare lo spazio ed effettuare la svolta in direzione Reggio. Sulla Ss 106 direzione di marcia Taranto/Reggio non esiste segnaletica “direzioni consentite diritto e destra”.

"Il pericolo e la urgente necessità di un intervento - ribadisce l'associazione - sono stati riconosciuti dal responsabile dell’Area compartimentale Anas Calabria, ingegner Marco Moladori, durante un sopralluogo congiunto con l’Ancadic e alcuni abitanti di Sant’Elia di Lazzaro eseguito in data in data 18 ottobre 2018, ma come detto nulla è stato fatto, pertanto sono state sollecitate nuovamente le Istituzioni competenti, financo il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e le Commissioni ambiente e LL.PP. della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica Italiana, già interessate dall’Ancadic sulle problematiche della Ss 106".

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