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Il vertice

Infrastrutture e mobilità, le priorità del territorio nelle mani del sottosegretario Paita

A palazzo San Giorgio l'atteso vertice fra la rappresentante del Governo e i sindaci facenti funzioni di Reggio Calabria e della Città metropolitana, gli amministratori all'unisono: "E' tempo di superare gli ostacoli e le divisioni politiche per far uscire dalla marginalità

Si è tenuta ieri pomeriggio nella sala dei Lampadari "Italo Falcomatà" di Palazzo San Giorgio, la presentazione del documento strategico su infrastrutture e mobilità per la città e l'area metropolitana di Reggio Calabria. Presenti i sindaci facenti funzioni di Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria, Paolo Brunetti e Carmelo Versace e la presidente della commissione trasporti della Camera, Raffaella Paita. L'incontro, che ha fatto registrare anche la partecipazione di amministratori locali, regionali e nazionali, è servito per approfondire, nel merito, l'importante documento approvato nell'ultima seduta, aperta anche al contributo dei consiglieri metropolitani, del Consiglio comunale di Reggio Calabria.

Un passaggio definito storico, quest'ultimo, alla luce della centralità e dell'importanza strategica che riveste il settore dei Trasporti e Infrastrutture per il futuro del territorio metropolitano reggino. Nel documento sottoposto all'attenzione della Presidente Paita, infatti, si ribadisce tra le altre cose la rilevanza dell’ambito territoriale reggino, nel più ampio contesto dell'Area integrata dello Stretto (che circoscrive un bacino di circa 1,2 milioni di abitanti), quale realtà dotata di enormi potenzialità e dunque in grado di giocare un ruolo chiave nello scacchiere intermodale dei trasporti, a livello nazionale ed europeo.

Fondamentale, in questa direzione, è stato rimarcato nel corso dell'incontro, dotare questo territorio della rete infrastrutturale strategica attraverso la realizzazione dell'Alta Velocità che consenta un tempo di percorrenza non superiore alle tre ore nella tratta Reggio-Roma. Analoga attenzione è stata evidenziata, inoltre, sui versanti aeroportuale, con il rilancio dello scalo reggino, e naturalmente su quello dei collegamenti via mare, sia per quanto riguarda il traffico passeggeri (Villa San Giovanni e Messina nell'ottica della conurbazione delle due sponde) che per quanto attiene lo sviluppo dell'area portuale di Gioia Tauro e delle annesse aree industriali.

"Sarebbe bello e molto significativo se l'intera commissione Trasporti venisse a Reggio Calabria per toccare con mano le difficoltà che il nostro territorio vive quotidianamente, semplicemente per spostarsi verso la Capitale". Ha affermato il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, aggiungendo che, "è tempo di superare gli ostacoli e le divisioni politiche per far uscire dalla marginalità in cui si trova questa realtà territoriale". Entrando nel vivo dei temi, con riferimento all'aeroporto "Tito Minniti", il sindaco facente funzioni ha poi rimarcato che "Sacal deve rispettare il piano industriale con il quale ha acquisito la gestione degli aeroporti regionali. E lo ribadiamo, Reggio non è in competizione con Lamezia. La nostra città vuole investire sulle proprie peculiarità e mettere a sistema il bacino d'utenza del territorio e dell'intera area dello Stretto".

"È la seconda visita istituzionale di rilievo nel giro di poco tempo dopo l'incontro con il ministro Cartabia e di questo siamo contenti perché significa che questo territorio sta dialogando con efficacia con i centri decisionali romani" ha poi evidenziato il sindaco metropolitano facente funzioni Versace. "Stiamo cercando di affermare un metodo di lavoro nuovo rispetto al passato, senza piangerci addosso ma avanzando proposte concrete sui temi fondamentali. Pensiamo all'esigenza, non più rinviabile, di percorrere Reggio-Roma in treno in tre ore. E naturalmente anche al rilancio del nostro aeroporto nel quadro di una strategia di sviluppo di lungo respiro e che preveda anche una nostra precisa assunzione di responsabilità mediante una subconcessione o una capacità gestionale diretta da parte del territorio".

Poter ricevere i fondi accantonati dalla Protezione civile per il sistema viario locale "potrebbe consentirci una maggiore capacità operativa sulla viabilità metropolitana che negli anni ha visto un taglio delle risorse da 20 a circa 2 milioni per oltre tremila chilometri di rete viaria". Sulla Statale 106, "un problema atavico che deve entrare nell'agenda del governo con una forte assunzione di responsabilità. E sappiamo che ad oggi non esiste una progettazione per i nuovi lotti. E in queste condizioni avremo difficoltà ad intercettare le linee di finanziamento.  Analogamente sulla Bovalino-Bagnara serve chiarezza, per capire se è un'opera fattibile e dare risposte credibili e definitive al territorio".

Ampia condivisione sul metodo di lavoro, è stata espressa dall'onorevole Paita che ha concluso l'incontro, "segno della vitalità e della passione civile che questo territorio esprime, a cominciare dalle questioni dello sviluppo e della crescita". La deputata ha poi focalizzato l'attenzione sul tema della semplificazione delle procedure e riduzione delle tempistiche legate alle grandi opere. "Il codice degli appalti fondamentale sul fronte della corruzione deve essere alleggerito sul versante delle procedure. Terminare progetti in tempi brevi e canalizzare le risorse che non vengono dal Pnrr tutto orientato sul settore ferroviario. Naturalmente i fondi statali risparmiati andranno sulle strade. E poi rigido monitoraggio sull'andamento dei progetti, a breve ci ritroveremo qua per fare il punto della situazione, a cominciare dalla Statale 106".

E sull’alta velocità occorre ripensare ai nuovi assetti del sistema Paese, "perché la politica trasportistica nazionale non è qualcosa di immobile e immodificabile. Questo è un territorio isolato ma è anche quello che ha avuto gli stanziamenti maggiori, sulla tratta Salerno-Reggio. Collegamento che può essere concepito in modo da renderlo rispondente alle esigenze del territorio, nel quadro delle tempistiche previste ovvero il 2026, sotto il profilo della riduzione dei tempi. Sono qui - ha concluso Paita - per mettere a disposizione le mie competenze e il mio lavoro. In Parlamento abbiamo ancora un anno di lavoro davanti e credo ci siano le condizioni per portare le istanze oggi ricevute sul tavolo del confronto, chiedendo al Governo interventi incisivi in tal senso".

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