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La cattura

Finisce la fuga di Edgardo Greco, latitante da 17 anni faceva il cuoco in Francia

I carabinieri, sulle tracce del ricercato dal 2019, lo hanno scovato a Sant'Etienne. E' accusato di duplice omicidio

Da sedici anni si era dato alla macchia, sfuggendo alla giustizia italiana che lo cercava da quando era riuscito a scappare all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell'ambito del maxi processo "Missing". Dal 2006 Edgardo Greco era diventato un fantasma. Ma la sua fuga è finita ieri in Francia, a Sant'Etienne dove il ricercato aveva trovato rifugio e si era ricostruito una vita da pizzaiolo. E nella città transalpina lo hanno trovato i carabinieri del reparto operativo Nucleo Investigativo di Cosenza che, con il coordinamento della Dda di Catanzaro, si erano messi sulle sue tracce dal 2019.

Il processo "Missing"

Edgardo Greco era latitante da oltre 16 anni ossia dal 10 ottobre 2006, quando si è sottratto all’esecuzione della misura cautelare in carcere, emessa dal gip distrettuale di Catanzaro, nell’ambito del maxi processo “Missing” che ricostruiva alcuni dei fatti di sangue che hanno caratterizzato, nei primi anni '90, il cruento scontro tra il clan “Pino-Sena” e il clan “Perna - Pranno”.

Nei confronti di Greco è stata data esecuzione al mandato di arresto europeo emesso dalla procura generale presso la Corte d’appello di Catanzaro, il 16 maggio 2014, in relazione all’ordine di carcerazione del 4 aprile 2014, per l'esecuzione della pena dell’ergastolo in relazione al duplice omicidio di Stefano e Giuseppe Bartolomeo, avvenuto a Cosenza il 5 gennaio 1991, e il tentato omicidio di E. M., avvenuto a Cosenza il 21 luglio 1991, maturato nell’ambito della guerra di mafia, fra la cosca definita “Pino-Sena” e quella definita “Perna-Pranno”, che ha insanguinato il territorio cosentino nei primi anni '90.

Le indagini

Come fanno sapere in una nota la procura della Repubblica della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, e la procura generale di Catanzaro, Greco è stato individuato a Sant’Etienne al termine di un'indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, in specifici procedimenti riguardanti la procurata inosservanza della pena, e svolta dai carabinieri del reparto operativo-Nucleo Investigativo di Cosenza, che nella fase finale hanno agito insieme al personale delle unità catturandi (Fast) italiana e francese e dell’Unità I-Can dello Scip del ministero dell’Interno. 

Il ruolo di Greco

Come ricostruiscono la procura della Repubblica della Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro e la procura generale di Catanzaro, Edgardo Greco sarebbe un "affiliato alla ‘ndrina Perna-Pranno egemone a Cosenza e provincia, come accertato nell’esito del procedimento Garden, conclusosi alla fine degli anni '90, all’esito dei diversi gradi di giudizio del maxi processo Missing, è stato ritenuto corresponsabile dell’imboscata costata la vita, il 5 gennaio 1991, ai fratelli Stefano e Giuseppe Bartolomeo". I due fratelli, ricordano gli inquirenti, "ambivano ad una maggiore autonomia e considerazione nell’ambito delle cosche cosentine" e furono "trucidati a colpi di spranga", all'interno di una pescheria e i loro cadaveri furono fatti sparire e non furono mai più ritrovati.

La ricerca dei carabinieri

L’attività investigativa, coordinata della procura della Repubblica di Catanzaro – Direzione distrettuale antimafia, e svolta dai carabinieri del Reparto operativo - Nucleo investigativo di Cosenza, è stata avviata nel dicembre 2019, è si è sviluppata attraverso mirati accertamenti finalizzati ad ricostruire la rete di appoggio su cui potesse contare Greco, risalendo, quindi, alla presenza del latitante in Francia a Sant’Etienne.

Il commento del ministro

“Incessante l’attività delle Forze dell’ordine, impegnate silenziosamente giorno dopo giorno, in Italia e all’estero, in un lavoro continuo a presidio della sicurezza dei cittadini”. Lo ha affermato il Ministro Piantedosi commentando la notizia della cattura del latitante di ‘ndrangheta Edgardo Greco, condannato all’ergastolo e irreperibile dal 2006, arrestato dalla polizia francese grazie agli elementi emersi da indagini realizzate dall’Arma dei Carabinieri e condivise fra i partner di altri paesi grazie al progetto I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta).

“Grande soddisfazione per questa rilevante operazione realizzata anche grazie alle importanti sinergie sviluppate nell’ambito di una rete di cooperazione internazionale fra le forze di polizia. Proseguono gli arresti di pericolosi latitanti - ha sottolineato il titolare del Viminale - a dimostrazione che la forte azione di contrasto dello Stato contro ogni forma di criminalità organizzata non subisce mai battute d’arresto, e procederà sempre determinata”.

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