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Cronaca

Crollato muro a Lazzaro, Ancadic: "Pericolo per l'integrità dei cittadini"

Da oltre tre anni, il muro di via dei Mosaici, posto sul confine tra una proprietà privata e la stradella pedonale comunale, versa in condizioni di degrado

Arriva ancora un denuncia da parte dell'Ancadic sulle 'lentezze' delle istituzioni sulla risoluzione di problemi che, ormai da anni, sono presenti a Lazzaro.

Così il referente unico dell'associazione, Vincenzo Crea:  "Da oltre tre anni è crollato un muro in mattoni alto meno di due metri e lungo circa 50-60 metri, con sovrastante rete metallica infissa su paletti di ferro posto sul confine tra la proprietà privata e la stradella pedonale (comunale) pavimentata, larga  circa due metri, che si innesta dalla via dei Mosaici e conduce al torrente Saitta, alla fine della quale tramite una scalinata in ferro ricadente nell’alveo fluviale si accede allo stesso. Va ricordato che i torrenti per espressa previsione di legge non possono essere oggetto di libero transito". 

"Visto il notevole decorso temporale - continua Crea - non si è provveduto a ricostruire il muro, né a mettere in sicurezza il sito. Il pericolo per l’integrità fisica degli utenti della stradella, soprattutto per i ragazzi, è permanente in quanto si è provveduto a disporre i mattoni crollati uno sull’altro per tutta la lunghezza e l’altezza del muro crollato e gli stessi, è superfluo sottolinearlo, presentano evidente instabilità. Mi riferiscono alcuni abitanti di avere richiesto più volte l’intervento dell’amministrazione comunale per la ricostruzione del muro, senza ottenere risposte concrete".

"Nell’autunno del 2018 e in data successiva, circa un mese fa  è intervenuto il vicesindaco Rocco Campolo, che avrebbe assicurato ai presenti il rifacimento del muro mediante la costruzione di un muretto alto circa 80 cm con la sovrapposizione di rete metallica, aggiungendo che comunque in un modo o nell’altro si sarebbe provveduto. Le rassicurazioni del vicesindaco circa il rifacimento del muro evidenziano che l’intervento compete all’amministrazione comunale".

"Ad oggi  -prosegue Crea- non si è ancora provveduto alla messa in sicurezza del sito, riteniamo che il vicesindaco abbia informato il competente ufficio tecnico comunale. Atteso l’imminente  pericolo per l’integrità fisica delle persone si chiede l’immediata rimozione del pericolo e che si provveda a chiudere l’accesso al torrente Saitta che espone al potenziale rischio le persone eventualmente presenti nell’alveo fluviale durante le copiose piogge autunnali/invernali. In merito lo scorso 28 agosto abbiamo attivato il responsabile dell’area tecnica e responsabile del settore V ambiente e lavori publici e la polizia municipale. Ad oggi ancora nulla si è fatto e non sono pervenute notizie". 

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