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Il report dell'associazione

Rapporto spiagge: in Calabria 60% delle coste soggette ad erosione

Per i tecnici dell'associazione ambientalista, poi, è "incredibile" la percentuale di spiagge interdette alla balneazione per problemi legati all'inquinamento

Il 60% delle coste calabresi soffre di una forte erosione costiera, ma i litorali regionali spiccano anche per un elevato, anzi "incredibile", percentuale di spiagge interdette alla balneazione per problemi legati all'inquinamento.

Sono questi alcuni dei numeri presentati da Legambiente e racchiusi dentro il "Rapporto spiagge 2022" che è stato reso pubblico dai vertici dell'associazione ambientalista nelle scorse ore.

In Calabria sono otre 700 i chilometri di costa, un dato che mette la nostra regione al primo posto fra quelle italiane per lunghezza dei litorali, prima anche di Sicilia e di Sardegna.

Secondo i dati Ispra, tratti dal “Rapporto sul dissesto idrogeologico 2021”  e ripresi da Legambiente, però, in Calabria, tra il 2007 ed il 2019, il 26,2% della costa bassa ha subito fenomeni di erosione. Sempre in Calabria, però, nel periodo che va dal 2008 al 2013 sono stati anche realizzati ripascimenti per 1,2 milioni di metri cubi e diversi interventi con altre opere rigide.

"In Calabria - si legge nel rapporto di Legambiente - gran parte delle criticità derivano dalla presenza di infrastrutture portuali e dal relativo insabbiamento, con conseguenti fenomeni erosivi nelle aree adiacenti. È quanto avviene nelle zone di Gioia Tauro, Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Vibo Valentia, Corigliano Calabro e Crotone".

Per Legambiente, poi, le zone più colpite dall’erosione costiera nell’area metropolitana di Reggio Calabria sono quelle di Pellaro e Bocale. "In particolare - scrivono i tecnici di Legambiente - la riduzione degli apporti dei sedimenti da parte delle fiumare (che rappresentano la fonte prioritaria di ripascimento dei litorali) ha contribuito a questo fenomeno, unitamente alla realizzazione di manufatti ed opere, quali il porto di Saline Joniche (nel comune di Montebello Jonico), mai entrato in funzione e danneggiato dalle mareggiate, e responsabile dell’erosione che colpisce il tratto di litorale compreso tra Saline e Melito di Porto Salvo". 

Un fenomeno erosivo, quello legato al porto di Saline Joniche, che da tre anni a questa parte è stato quasi azzerato anche in seguito alla totale chiusura della struttura portuale. 

Per Legambiente, infine, è "incredibile"  la quantità di aree costiere interdette alla balneazione a causa dell’inquinamento in Calabria dove i chilometri di aree costiere interdette alla balneazione sono 19,8 mentre quelli abbandonati: "ossia non campionate, ma comunque non balneabili per motivi che non sono espliciti. In alcuni casi sono foci di fiume e di torrenti, ma in altri casi non si comprende perchè non vengano più analizzate e ricomprese tra le aree non balneabili", sono 27,80.

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