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Giovedì, 18 Aprile 2024
L'evento

Libera, la memoria rende vive le vittime della 'ndrangheta

Evento pubblico di Libera e Agape in piazza Castello con gli studenti reggini in preparazione della giornata del 21 marzo

Ci sono state anche le vittime del naufragio di Cutro nella memoria della manifestazione "Il ricordo lascia il segno", organizzata stamattina in piazza Castello da Agape, associazione Pesce Rosso e Libera con la partecipazione di tanti studenti delle scuole reggine accompagnati dai loro insegnanti. L'iniziativa è stata preludio della giornata nazionale della memoria delle vittime innocenti delle mafie del 21 marzo, e ai  bambini e ragazzi riuniti nello spazio in cui da dieci anni alcune sagome lignee di fiori ricordano i morti calabresi per mano della 'ndrangheta, Mario Nasone, presidente del centro comunitario Agape, ha proposto un minuto di silenzio in segno di lutto per i migranti annegati nelle acque crotonesi. "Dedichiamo un pensiero a quegli uomini, donne e bambini che in modo diverso ma anche loro sono vittime della criminalità organizzata".

Il cartellone della scuola Carducci

Il loro destino è raccontato dalle parole scritte su una lapide nel cimitero di Lampedusa, che sono diventate tema di un bel lavoro degli allievi della IV dell'istituto comprensivo Carducci-Da Feltre. Nel cartellone si vedono le onde del mare, una barca e piume fiorite su steli di filo spinato. La giovane studentessa Sara legge con voce chiara e forte: "Questo mare che ci avvolge non è fatto solo di onde ma anche di ferro e acciaio, è un confine che uccide, reso tale dalle leggi e dagli uomini, un mare spinato nel quale restano impigliate piume di libertà, perdendo per sempre respiro e memoria".

Ma sono stati tutti bravissimi gli allievi delle scuole coinvolte nell'evento pubblico: gli istituti comprensivi Galileo Galilei, De Amicis-Bolani e Lazzarino (Gallico), le scuole secondarie di secondo grado convitto nazionale Campanella, istituti tecnici Piria e Panella-Vallauri, liceo classico Campanella, liceo scientifico Da Vinci, liceo delle scienze umane Gullì, Ipsia Boccioni-Fermi. Insieme si sono ritrovati a condividere un momento di riflessione nel sito messo a nuovo, compreso il verde, dalle associazioni promotrici dell'iniziativa grazie ai volontari del servizio civile di Agape con il supporto del settore 5 della città metropolitana diretto da Nuccio Battaglia. Presente nel folto gruppo dei rappresentanti istituzionali e delle forze dell'ordine anche la garante regionale per la salute Anna Maria Stanganelli.

Lucia Lipari con gli studenti

La vicepresidente di Agape, Lucia Lipari, ha parlato del forte valore simbolico dell'iniziativa perché "il potere dei segni si contrappone ai segni del potere mafioso", chiedendo alla comunità di giovani di includere sempre nel ricordo delle vittime delle mafie anche quelle di cui non si conoscono i nomi. Alle scuole va questa consegna di una mobilitazione collettiva delle giovani coscienze come antidoto alla mentalità mafiosa, che ha radici di indifferenza e omertà. La data del 21 marzo è tradizionalmente scandita dalla lettura dei nomi delle vittime della violenza criminale. Nasone si è rivolto ai ragazzi chiedendo un aiuto per dare continuità al lavoro di ricerca sulle vittime fantasma: "Se conoscete qualche storia segnalatela e convidetela con noi in modo che possiamo accertarla, fare le nostre indagini e poi inserirla nella lista di nomi da ricordare. La memoria fa restare in vita le persone che non sono più tra noi, e questo dobbiamo sentirlo come un dovere". Quello della lettura dei nomi è un rito solenne voluto da don Luigi Ciotti dall'idea di Saveria Antiochia, madre del poliziotto ucciso Roberto.

Le associazioni che hanno organizzato l'iniziativa è stato lanciato un appello agli studenti per dedicare nelle loro scuole un'aula a un vittima della 'ndrangheta, come già è stato fatto da qualche liceo. Alla loro corale risposta affermativa, la promessa è stata sugellata liberando nell'aria i palloncini che i ragazzi avevano con loro. Altri segni che salgono verso l'alto, elevandosi sopra l'odio e la violenza delle mafie.

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