rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Rizziconi

'Ndrangheta, maxi confisca beni per 4 milioni a immobiliarista livornese

La conferma della Corte di Cassazione. Il provvedimento a carico di Michelangelo Fedele, pluripregiudicato, originario di Rizziconi e ritenuto vicino al clan Piromalli

La Corte di Cassazione ha confermato e reso definitivi i provvedimenti di applicazione della misura di prevenzione personale a carattere patrimoniale e di confisca dei beni immobili, già sequestrati dalla Guardia di Finanza di Livorno nel maggio 2016, nei confronti dell'immobiliarista livornese Michelangelo Fedele, 73 anni, pluripregiudicato originario di Rizziconi, residente dagli anni '70 nel comune di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno, e considerato collegato in passato a un'associazione di tipo mafioso originaria della provincia di Reggio Calabria, il clan Piromalli della 'ndrangheta. 

Sono stati così confiscati 29 appartamenti e terreni per 4 milioni di euro: è la più grande confisca alla criminalità organizzata, eseguita in provincia di Livorno. "Con questa sentenza della Cassazione, - scrive l'Adnkronos - è giunto a conclusione il lavoro investigativo condotto, sotto la direzione del procuratore capo della Repubblica di Livorno, Ettore Squillace Greco, dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza e dal reparto operativo del Comando provinciale carabinieri di Livorno.

L'attività investigativa 

Le indagini hanno percorso la storia di Michelangelo Fedele, che aveva riportato condanne definitive a partire dagli anni '60 per porto abusivo e detenzione illegale di armi, sequestro di persona, estorsione, ricettazione e lesioni personali. Più volte arrestato e indagato in numerosi procedimenti, sia in Italia che nella Repubblica di San Marino (per associazione a delinquere, usura, truffa, ricettazione, riciclaggio, violazione di domicilio, minaccia, lesioni personali, molestia e disturbo alle persone), è stato da ultimo condannato dal Tribunale di Livorno (il 12 aprile 2018) a 12 anni di reclusione per usura. Le risultanze delle indagini penali, avviate dai sostituti procuratori della Procura livornese, l'ampia disponibilità finanziaria e patrimoniale accertata dalla guardia di finanza, le frequentazioni sospette con individui connotati da gravi pregiudizi penali verificate dai carabinieri, sono stati la base sulla quale il Tribunale di Livorno ha ricondotto Michelangelo Fedele nella categoria dei "soggetti socialmente pericolosi per la sicurezza pubblica ai sensi della normativa antimafia", ritenendolo persona abitualmente dedita a traffici delittuosi e che vive in larga parte con i proventi delle attività illecite.

"Gli accertamenti economico-finanziari - si legge in una nota dell'Adnkronos - hanno riguardato, oltre alla persona di Michelangelo Fedele, anche la posizione della moglie e dei loro tre figli. Dagli accertamenti svolti, infatti, è stato riscontrato che le unità immobiliari sottoposte a sequestro e a confisca sono state formalmente intestate anche alla moglie e, in quote, anche a uno o più figli della coppia. Il provvedimento era stato emesso dal Tribunale di Livorno nella primavera del 2016. Accogliendo la proposta di applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali presentata dal pubblico ministero, erano state sequestrate 29 unità immobiliari, il cui valore complessivo si aggirava intorno ai 4 milioni di euro.

Le proprietà sono costituite da 13 appartamenti, 6 terreni, 5 autorimesse e 5 fabbricati di vario tipo, ubicate 14 a Castagneto Carducci, 4 a San Vincenzo, 6 a Cecina e 5 a Campiglia Marittima. Fedele e i suoi congiunti hanno dapprima impugnato il provvedimento davanti alla Corte d'Appello di Firenze che, con decreto del settembre 2017, ha confermato la decisione dei giudici livornesi e poi hanno presentato ricorso alla Corte di Cassazione che, dopo l'udienza camerale del 3 aprile scorso, ha rigettato "le doglianze dei ricorrenti", condannandoli al pagamento delle spese processuali.

Adesso l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati, organo affidatario della gestione degli immobili, potrà disporre del patrimonio immobiliare di Fedele alla luce della definitiva sottrazione al patrimonio della criminalità economica.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

'Ndrangheta, maxi confisca beni per 4 milioni a immobiliarista livornese

ReggioToday è in caricamento