Morto all'ospedale di Locri, arrestati i due fratelli per maltrattamenti e lesioni
L'uomo era ricoverato nel reparto di rianimazione. Il caso scoperto dai carabinieri che durante un servizio d'ordine allo stadio comunale avevano captato alcune conversazioni tra i tifosi
Maltrattamenti fino a portare alla morte. Per questo motivo, i carabinieri della compagnia di Locri hanno arrestato, nei comuni di Locri e Vinci (Firenze), in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Locri su richiesta della procura della Repubblica, due persone di 58 e 61 anni, ritenuti responsabili dagli inquirenti di maltrattamenti aggravati dall’evento morte, lesioni personali aggravate e di indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento in danno del fratello, deceduto lo scorso 14 aprile, presso il reparto di rianimazione dell’ospedale di Locri, per arresto cardio-circolatorio, connesso alla diagnosi di setticemia severa per la quale risultava ricoverato dal 25 marzo.
Le indagini
L’attività ha avuto origine da un'occasionale acquisizione di notizie da parte dei carabinieri della stazione di Locri, che nel corso di un servizio di ordine pubblico presso lo stadio comunale, captavano conversazioni tra alcuni tifosi locali riferite a circostanze dubbie sul decesso della vittima.
I militari hanno così acquisito subito la documentazione sanitaria, dalla quale emergeva un particolare quadro clinico, caratterizzato dalla presenza di molteplici lesioni.
"I successivi approfondimenti investigativi - spiegano dal comando provinciale dell'Arma - sviluppati attraverso una complessa attività tecnica e acquisizione di testimonianze, pienamente raccolti e condivisi dal provvedimento cautelare, hanno permesso di accertare che gli indagati, dal luglio 2022, avrebbero posto in essere nei confronti del familiare perduranti condotte vessatorie, spesso sfociate in plurime aggressioni fisiche, dalle quali ne sarebbe derivata la morte".
Agli arrestati viene, altresì, contestato l’indebito utilizzo della carta di debito del defunto, mentre si trovava ricoverato presso l’ospedale di Locri.