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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ripartire dal Sud per unire il Paese: imponente la manifestazione dei sindacati a Reggio

Il corteo dell'evento promosso dalla triplice sindacale ha sfilato sul Corso Garibaldi prima di raggiungere Piazza Duomo per il comizio. Centro storico blindato, più di 20mila le presenze

E' una fiumana di colori, di speranze e di voglia inesauribile di riscatto. E' partita con un forte carico emozionale la manifestazione, organizzata dalla triplice sindacale Cgil, Cisl e Uil a Reggio Calabria. Ad aprire l'iniziativa i tre segretari generali Maurizio Landini (Cgil), Annamaria Furlan  (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil), dietro lo striscione #FuturoalLavoro. Ripartiamo dal Sud  per unire il Paese, leitmotiv di un evento che rimarrà tra le pagine della storia reggina.

Riecheggiano i tamburi, il suono di una tromba che riporta all'intramontabile "Bella Ciao" trascina sul Corso Garibaldi i lavoratori, le associazioni, le rappresentanze politiche che sfilano tra canti e slogan: "Via Salvini, noi abbiamo Landini" e ancora "Lavoro, lavoro, lavoro". E' un grido composto, forte, unanime, quello che anima il corteo. Più di 20mila le presenze in un centro storico, blindato e controllato dalle forze dell'ordine per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.

Sono trascorsi ben 47 anni dall'ultima manifestazione nazionale dei sindacati nella città dello Stretto. Tra gli uomini e le donne di quest'Italia, di questo Sud, di Reggio Calabria, c'è anche chi partecipa al corteo con un ricordo nel cuore. Enzo Caracciolo, segretario e fondatore dei metalmeccanici di Reggio Calabria della Cgil, ripercorre quella giornata con uno sguardo alla situazione attuale del Paese e della nostra regione.

Manifestazione nazionale sindacati, un lavoratore ricorda quel lontano 1972

Un movimento italiano, una miscellanea di idiomi diversi, dal nord al sud, per rinascere, per dare speranza a chi  un lavoro non riesce a trovarlo, a chi lo sta perdendo e a chi lotta con tutte le sue forze per  trattenerlo. E il mondo di chi non si arrende raggiunge Piazza Duomo per il comizio conclusivo dei segretari confederali. 

Sotto i loro vessill, tutti i rappresentanti delle sigle sindacali calabresi e reggine: "Una mobilitazione nazionale unitaria - hanno sostenuto Cgil, Cisl e Uil - per rivendicare dal Mezzogiorno la centralità del lavoro come leva per eliminare le profonde disuguaglianze sociali, economiche e territoriali che esistono in Italia".

#FuturoalLavoro, le immagini della manifestazione dei sindacati

"C'è un arretramento di tutto il Paese rispetto all'Europa e non solo - ha affermato Maurizio Landini, leader della Cgil -  per noi l'Italia va unita e non divisa. Basta con le logiche dell'autonomia differenziata, che aumentano ancora di più le disuguaglianze". "C'è bisogno di fare investimenti - ha aggiunto il segretario - sia in infrastrutture materiali ma anche in quelle sociali e serve una politica industriale".

E' importante, per il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo: "Cercare di impedire che i provvedimenti che il Parlamento approva su proposta del Governo producano ulteriori danni al Paese. Il Sud è rimasto una lettera morta per molti anni. Bisogna fare qualcosa. Le Regioni che non utilizzano i Fondi europei e di coesione sociale sono colpevoli e andrebbero commissariate".

Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan si sofferma invece sull'importanza e l'imponenza  della manifestazione a Reggio Calabria: "Migliaia e migliaia di donne, di uomini e soprattutto  giovani giunti da ogni regione del Mezzogiorno e anche dal resto d'Italia, con la loro presenza, lanciano un messaggio al Governo che non può essere ignorato: l'Italia non esce dalla crisi  senza lo sviluppo del Mezzogiorno. Dobbiamo fermare la fuga dei giovani  del sud verso le altre regioni". 


 

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