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Cronaca

Nord e Sud uniti per lo sviluppo del Paese: l'appello da Reggio dei segretari confederali

Più di 20.000 le presenze alla manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil. Le reazioni e i commenti del ministro Salvini, del segretario del Pd Zingaretti e delle autorità locali

Con il comizio dei tre segretari confederali Maurizio Landini (Cgil), Carmelo Barbagallo (Uil) e Annamaria Furlan (Cisl) si è conclusa la manifestazione nazionale dei sindacati nella città dello Stretto. Più di 20mila persone a Piazza Duomo hanno ascoltato gli interventi dei rappresentanti della triplice che hanno ribadito a gran voce che occorre una mobilitazione nazionale unitaria per rivendicare dal Mezzogiorno "la centralità del lavoro come leva per eliminare le profonde disuguaglianze sociali, economiche e territoriali che esistono in Italia"

"Se il governo non ci convoca, sarà lui a farci andare avanti nella lotta. Andremo avanti con gli scioperi, non ci fermeranno". Così Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil: "I sindacati devono stare assieme, unitari, non devono dividersi. Noi dobbiamo andare avanti, dobbiamo dire al  Paese che queste sono le forze sane. "Il salario minimo per legge farà
abbassare le retribuzioni perché non è comprensivo delle voci  che le compongono. Invece di aiutarci nella  lotta contro il lavoro nero, vanno a fare una nuova leggina che dovranno modificare ogni 3  anni". 

Per Annamaria  Furlan, segretaria generale della Cisl: "Il Sud è completamente dimenticato, lo è nella legge di bilancio, nel Def e ora nel decreto  crescita. Il mezzogiorno nelle politiche del governo è grande assente, un fantasma". Nel corso dell'intervento, Furlan ha ricordato l'operaio che ieri ha perso la vita al porto di Gioia Tauro: "A lui dedichiamo questa giornata di lotta perchà non avvenga più. Ma il Governo cosa fa per le morti sul lavoro, fa cassa.  con il decreto crescita, diminuendo i contributi Inail  che servono per la sicurezza, la prevenzione e il risarcimento degli infortuni sul lavoro".

Il comizio si è concluso con l'intervento di Maurizio Landini, segretario della Cgil. "Pensare di essere Goldrake o Superman ma non abbiamo bisogno di Goldrake o Superman. Bisogna usare l'intelligenza collettiva. Si mettano in testa che non si cambia il Paese senza il mondo del lavoro o contro il mondo del lavoro. Salvini deve combattere la malavita organizzata, il caporalato e lo sfruttamento sul lavoro.  Invece lo sblocca cantieri ci dice un'altra cosa, è un modo per alterare la concorrenza tra le imprese". E ancora: "L'autonomia differenziata è una bugia: non serve dividerci, perché già lo siamo fin troppo. Già oggi la sanità o l'università sono differenti da Nord a Sud.

La risposta del ministro Matteo Salvini al leader Landini

"Entro luglio inviterò i sindacati al Viminale, con altri rappresentanti del lavoro, del commercio, dell'impresa e dell'agricoltura per confrontarci e ragionare insieme sulla prossima manovra economica. Manderò inoltre a Landini, che evidentemente non la conosce, una copia della proposta sull'autonomia  che finalmente - aggiunge Salvini - porterà merito e responsabilità anche ai politici del Sud. Sono  sicuro che in un anno questo governo abbia fatto di più rispetto ai governi di sinistra che ci  hanno preceduto per lavoratori e precari. Con la flat tax per famiglie, lavoratori e imprese  faremo ancora di più". 

#FuturoalLavoro, le immagini della manifestazione dei sindacati

Le reazioni post-manifestazione

Il segretario del Pd Nicola Zingaretti, presente alla manifestazione unitaria promossa dai sindacati, con un post su facebook afferma che: "Da Reggio Calabria grazie a Cgil, Cisl e Uil per questo nuovo grande segnale di unità e mobilitazione. Daremo rappresentanza all'Italia che soffre e all'Italia che cresce. Di fronte alla confusione del governo ora a noi il dovere di offrire un'altra agenda per l'Italia: che rimetta al centro il lavoro, lo sviluppo sostenibile, la scuola e la formazione, incentivi e innovazione per imprese. Noi ci siamo e stiamo lottando per questo". 

Per Mario Oliverio, presidente della Regione: "È stata una manifestazione straordinaria. Io, a nome della Calabria, dico grazie alle organizzazioni nazionali e regionali per aver scelto la Calabria, Reggio Calabria, per questa grandissima manifestazione. Il Mezzogiorno è stato cancellato dall'agenda di Governo. Con questa manifestazione riparte un'attenzione sul Mezzogiorno, in modo particolare sulla Calabria. Noi abbiamo bisogno di riaccendere i riflettori sul Mezzogiorno".

"Più di 25 mila persone oggi a Reggio per dire si a politiche nazionali del lavoro che premino il merito, che non costringano i giovani a scappare, che tolgano il “bisogno” perché solo con l’indipendenza e la libertà si combatte e sconfigge la ‘ndrangheta", inizia con queste parole il post su facebook del sindaco Giuseppe Falcomatà. "La nostra città si è fatta trovare pronta per questo appuntamento con la storia, dopo quasi cinquant’anni dall’ultima volta. Grazie ai sindacati della triplice Cgil Cisl e Uil per aver scelto la nostra città. Grazie alle forze dell’ordine e alla polizia municipale che hanno garantito la sicurezza e grazie ai nostri lavoratori di Castore e Avr che già in questi minuti stanno operando per restituire pulizia e decoro alla città. Da Reggio oggi si alza un coro unanime: l’Italia riparte soltanto se riparte il Mezzogiorno".

"in questa giornata finalmente di unità dei Sindacati, le rivendicazioni per la realtà specifica della Calabria: lo sblocco delle assunzioni e gli investimenti nella sanità; la lotta alla disoccupazione e il contrasto alla povertà, la lotta alla ‘ndrangheta, lo sblocco di infrastrutture strategiche al momento bloccate e il rilancio del porto di Gioia Tauro e della Zona economica speciale. Temi per i quali abbiamo fatto sempre sentire la nostra voce nelle istituzioni della Regione Calabria, affiancandoci al lavoro attento del governatore Mario Oliverio, e non mancheremo ancora di lottare, affinché il Sud possa riscattarsi da una marginalizzazione in cui per tanti, troppi anni, è stato volontariamente relegato e che ha nutrito una retorica antimeridionalista che vuole ingannevolmente presentarsi adesso come a favore del Sud". È quanto sostiene il consigliere
delegato dalla Regione Calabria allo sport, politiche giovanili, associazionismo e volontariato Giovanni Nucera.

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