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Mascherine Tricolori, quinto atto di protesta contro il governo: appuntamento in piazza Duomo

La manifestazione del gruppo nato su Facebook continua e questo pomeriggio alle 14:30 si svolgerà anche sul territorio reggino. Si chiede: "sanatoria multe elevate durante l’emergenza coronavirus e stop tasse per il 2020"

Impegno costante con l'obiettivo di portare avanti una giusta causa. La marcia delle Mascherine Tricolori, gruppo nato su Facebook durante l'emergenza coronavirus, continua e arriva al quinto atto nella giornata di oggi. Alle 14:30, infatti, si terrà a piazza Duomo la protesta protagonista in tutta Italia.

La manifestazione punta il dito sul "governo Conte, le restrizioni alla libertà giustificate con l'emergenza sanitaria e le misure insufficienti messe in campo per far fronte ad una crisi economica e sociale senza precedenti. Dalle regioni del Nord, passando per il centro Italia, il Sud e le isole, migliaia di italiani manifesteranno ancora una volta, per ribadire che questo governo deve andare a casa e che la parola deve tornare al popolo”, spiegano le Mascherine Tricolore in una nota stampa.

Nello specifico di Reggio Calabria, pomeriggio in città è prevista una buona presenza di cittadini e diversi rappresentati dei settori più in difficoltà. "Passano i giorni, le settimane, vediamo annunci e decreti ma la situazione - spiega ancora il gruppo - non cambia: dopo tre mesi dall’inizio del lockdown ci sono ancora milioni di italiani che non hanno avuto un aiuto, un sostegno. Ci sono lavoratori ridotti alla fame che aspettano la cassa integrazione, commercianti che non ce la fanno a riaprire, centinaia di migliaia di nuovi disoccupati, lavoratori autonomi ancora in attesa dei bonus. E poi vediamo un governo che annuncia la ripartenza del campionato ma non la riapertura delle scuole, lasciando milioni di studenti e di famiglie nell’incertezza, mentre nel resto d’Europa tutti si sono già organizzati per ripartire.

Nelle nostre piazze - prosegue la nota - ci saranno cittadini, genitori, lavoratori, imprenditori, disoccupati, partite Iva e rappresentanti delle categorie più colpite come ristoratori, albergatori, baristi, imprese di noleggio con conducente, autodemolitori, tassisti, edili, ambulanti. Chiediamo una sanatoria per tutte le multe elevate durante l’emergenza coronavirus, lo stop alle tasse per tutto il 2020, soldi a fondo perduto e finanziamenti immediati che non passino per le banche, un piano di intervento senza precedenti per salvare il turismo, regole meno stringenti per quelle attività, come bar e ristoranti, che rischiano di chiudere prima ancora di riaprire. 

E soprattutto - termina il gruppo - che questo governo, incapace e schiavo di Bruxelles, vada a casa e che la parola torni al popolo. Ci vediamo in piazza sabato in tutta Italia, pronti ad organizzare nelle prossime settimane una grande manifestazione nazionale unitaria. Ribellarsi oggi significa amare la nostra Nazione. Perché la mascherina non è un bavaglio. Viva la libertà! Viva l’Italia!"

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