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Cronaca

Maturità e didattica a distanza, i dirigenti scolastici reggini: "Pronti agli esami online"

Inizia il viaggio della redazione di ReggioToday negli Istituti che saranno impegnati con gli esami di Stato. I primi quattro pareri: Galletta - Piria, Rao - liceo classico Campanella, Princi - liceo scientifico da Vinci e Nucera - Panella-Vallauri

Ipotesi, dubbi e molta incertezza. Condizione precaria che il mondo intero sta vivendo. Tra i numerosi interrogativi portati a galla dalla pandemia troviamo la situazione della scuola italiana, colpita duramente e impossibilitata a programmare il futuro.

La devastante onda del Covid-19 si è abbattuta sul nostro Paese nel bel mezzo di un anno scolastico che vedeva insegnanti e studenti nel pieno del loro lavoro. Adesso ci sono delle scadenze che incombono e certe domande sorgono spontanee: cosa succederà con la maturità? Che tipi di voti verranno assegnati?

Ipotesi ne stanno circolando, ma bisogna ancora attendere per delineare un solo scenario concreto. ReggioToday ha raggiunto i dirigenti scolastici di alcuni istituti del territorio, così da capire quale strade sono realmente percorribili per arrivare alla fine dell’anno scolastico.

Anna Rita Galletta

Galletta Anna Rita-2I primi riflettori della nostra redazione si sono accesi sulla dirigente scolastica dell’istituto tecnico statale economico Raffaele Piria.

Come sta andando la didattica a distanza considerando anche le vostre risorse? 

“Eravamo già abituati con piattaforme online anche perchè con l’animatore digitale siamo abbastanza avanti. In un certo senso possiamo dirci avvantaggiati. Abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con una piattaforma russa che consentirà gratuitamente a docenti e alunni di avere dei privilegi per un anno.

In periodo di normalità tutto questo aveva un valore, adesso rappresenta l’unica situazione attuabile. La nostra scuola ha reagito bene sia per docenti che per alunni. Si è capito che era importante erogare un servizio scolastico con relazione educativa da mantenere. Dopo un periodo iniziale dove poter calibrare, adesso sta procedendo tutto in maniera eccellente.”

Qual’è la soluzione più realistica per la maturità 2020?

“Ritengo che l’online sia l’ipotesi più probabile perchè la sicurezza sanitaria si avrà solo con un vaccino. Il ministro continua a sottolineare che non sarà una ‘passeggiata’ ma avrà una valenza formativa e sommativa. Nell’ipotesi di non rientro, i ragazzi sperimenteranno un esame senza la prova scritta e con un maxi colloquio che consentirà di capire il loro apprendimento conclusivo relativo all’ultimo periodo, perché i docenti già li conoscono da anni. 

Importante accompagnare i ragazzi nella nuova socializzazione online. Saranno loro a dover sperimentale una forma che potrebbe trovarli sprovveduti. L’impatto potrebbe potenziare la capacità espressiva per alcuni e avere il problema del colloquio online e reprimere le competenze per altri. Colgo l’occasione per augurare a tutti una Santa e serena Pasqua che comunque ci faccia capire quello che è il senso dell’unione e l’appartenenza.”

Maria Rosaria Rao

Rao Maria Rosaria-2La seconda importante analisi ci porta al liceo classico Tommaso Campanella.

La sua scuola sta rispondendo bene alla novità delle lezioni virtuali?

“La nuova situazione l’abbiamo anticipata da parecchio tempo, i professori sono davvero molto bravi. I ragazzi sono nativi digitali e si trovano a loro agio. La metodologia cambia, ma abbiamo una classe docente molto giovane e abituata a queste esperienze. Bisognerà fare i conti con l’attività digitale, senza tralasciare l’incontro con il libro e l’esperienza con la lettura. È un momento abbastanza particolare che ci impone stili di vita diversi e molto insoliti, ma dobbiamo saper cogliere da questo momento un tempo da dedicare a noi stessi e la scuola può dare un aiuto.”

I fondi del Governo possono essere d'aiuto?

"Sono arrivati 5 mila euro proprio stamattina, così da acquistare ulteriori tablet. I soldi stanziati sono davvero pochi, ma consideriamo che sono tante scuole e ben venga anche questa cifra, che ci permette di aumentare il bagaglio strumentale. Abbiamo distribuito già i tablet che la scuola aveva per mettere in condizioni tutti i ragazzi. Sono abbastanza assistiti e curati dai docenti e la scuola sta facendo tutto il possibile."

Si potrà tornare in classe entro il 18 maggio o la maturità 2020 sarà inevitabilmente online?

"Mi sembra difficile rientrare a scuola entro il 18. Per l’online non mi preoccupo, i ragazzi sono attrezzati e abituati. Anche noi adulti dobbiamo prepararci e stiamo lavorando su questo, grazie a corsi di formazione già fatti tempo fa. Con le piattaforme che abbiamo, riusciremo ad affrontare anche questa prova.”

Giuseppina Princi

Princi Giuseppina-2-2Rimaniamo tra i licei ma andiamo direttamente allo scientifico Leonardo da Vinci.

La didattica a distanza è stata digerita bene da studenti e insegnanti?

"Sta procedendo molto bene. Attraverso l’animatore digitale e la task force avevo già formato i docenti ed erano già in uso le piattaforme, quindi è stato più semplice anche se adesso abbiamo velocizzato tutto, riadattandoci alla situazione. Tutte le classi sono abilitate e ho più di 2 mila studenti che utilizzano il sistema. Dobbiamo supportare didatticamente i ragazzi ma anche emotivamente, dando loro uno spaccato di quotidianità attraverso uno sguardo rassicurante dei docenti. Gli alunni stanno dimostrando serietà, dopo una prima fase di adattamento alla novità.”

I ragazzi che non possono permettersi un computer come sono stati aiutati?

"Abbiamo raggiunto anche le fasce di studenti in difficoltà grazie al comodato d’uso, fornendo loro pc e tablet. Il fondo è servito ad istituzionalizzare il tutto, perché prima era tutto legato al buon senso dei docenti, i quali ringrazio per il loro lavoro in tal senso.” 

La maturità virtuale è l’unica soluzione possibile secondo lei?

"Esame che spiazza un po’ tutti. I ragazzi sono dispiaciuti perché non potrebbero dimostrare in presenza anche attraverso gli scritti quelle che sono le loro competenze acquisite nei cinque anni. Diventa inevitabile come forza maggiore la scelta dell’online se non dovessimo rientrare, ma prepareremo gli studenti anche a questa ipotesi. Cercheremo di gestire al meglio la situazione soprattutto per far uscire gli alunni gratificati dopo lo studio che hanno condotto. Tutti saranno ammessi agli esami, è vero, ma la valutazione sarà ovviamente rapportata all’impegno nei cinque anni, ai crediti conseguiti e alla valutazione del colloquio che avrà il suo peso."

Anna Nucera

Nucera Anna-3L’ultimo parere di giornata ci conduce all’istituto tecnico industriale Panella-Vallauri.

La didattica a distanza sta dando i suoi frutti?

“Complessivamente va bene. Stiamo cercando di tenere il ritmo normale per quanto possibile. In questo momento, al là dei contenuti è più importante la relazione che si deve mantenere con i nostri ragazzi. I giovani sono costretti a stare dentro con famiglie che hanno problemi gravi. La scuola va oltre il suo ruolo educativo, deve essere supporto ai ragazzi. I docenti devono mantenere la relazione per essere adulti di riferimento. Sto puntando meno suoi contenuti e tanto sulla relazione che i docenti e io stessa dobbiamo mantenere con gli studenti.

Ognuno deve andare oltre il proprio ruolo. I ragazzi devono responsabilizzarsi. Le famiglie devono utilizzare la scuola per supporto che può aiutare anche loro stessi. La missione è questa e tutto il nostro personale ha dimostrato un grande senso d'appartenenza.”

Come verranno utilizzati i fondi del decreto scuola?

“Qualche ragazzino non ha il computer e faremo in modo di consegnarglielo. Sicuramente aiuteranno anche i fondi in questo senso. Sta partendo un’attività monitoraggio per capire e verificare chi realmente non ha gli strumenti adatti e si cercherà di ovviare al problema. Li utilizzeremo per sopperire a questa carenza.”

L’esame di Stato online è l’unica soluzione o secondo lei si potrà tornare tra i banchi?

“Io credo che riaprire le scuole oggi sarebbe assurdo e impensabile, è un centro dove la gente sta vicina. Non puoi pensare di mettere uno alunno ogni due metri. Molti ragazzi viaggiano e vengono dalla provincia. È una strada non percorribile.

Gli esami online si possono fare, ci siamo già abituati. Sarà una commissione di interni, gli alunni li conosciamo. Non ci sono difficoltà a valutare i nostri ragazzi. É una discussione assurda, noi siamo pronti agli esami online. Chi vive la scuola quotidianamente sa che non esistono problematiche da questo punti di vista. Una piattaforma online già c’era nella mia scuola. Oggi dobbiamo uscire fuori dagli schemi, possiamo rispondere positivamente a questa emergenza solo così.”

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