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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Maxi sequestro di beni a imprenditore delle scommesse online

Gli uomini della guardia di finanza hanno posto i sigilli a beni mobili e immobili per un valore di 1 milione e 500 mila euro

La guardia di finanza di Reggio Calabria, diretta dal colonnello Maurizio Cintura, e gli uomini dello Scico, con il coordinamento Direzione distrettuale antimafia, diretta dal Procuratore Dottor Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro di beni, costituto da compendi aziendali, beni immobili e rapporti finanziari, per un valore complessivo di oltre 1,5 milioni di euro, nei confronti dell’imprenditore romano Poalo Sipone di 56 anni.

La figura di Paolo Sipone, secondo quanto specificano gli investigatori delle fiamme gialle, sarebbe emersa nell’ambito dell’operazione “Galassia”. Per gli investigatori della guardia di finanza, infatti, Paolo Sipone sarebbe tra gli ideatori e capo promotore di un complesso e remunerativo sistema criminale, connesso all'illecita commercializzazione di prodotti per la raccolta di scommesse on-line, attraverso importanti bookmakers esteri con sede in Austria e Malta, che, in rapporto sinallagmatico con la criminalità organizzata italiana, ossia con la 'ndrangheta, per il territorio calabrese - ma anche con “cosa nostra”, con la “sacra corona unita” e con la “camorra” per le rispettive aree geografiche di interesse - da un lato consentivano a quest’ultima di infiltrarsi nella propria rete commerciale e di riciclare gli imponenti proventi illeciti, dall’altro traevano essi stessi significativo supporto per l’ampliamento della propria rete commerciale e per la distribuzione capillare del proprio marchio sul territorio.

L’approfondimento economico-patrimoniale svolto dagli uomini del Gico, dello Scico e del nucleo pef della guardia di finanza, coordinati dal procuratore aggiunto Gaetano Paci e dal sostituto Stefano Musolino, avrebbe consentito di accertare la sussistenza di una significativa sproporzione tra il profilo reddituale e quello patrimoniale del proposto e del relativo nucleo familiare.   

Alla luce di tali risultanze, in aderenza alle ipotesi investigative delle fiamme gialle e della locale Dda, la sezione misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria - presieduta da Ornella Pastore - ha disposto nei confronti del summenzionato Poalo Sipone la misura cautelare del sequestro avente ad oggetto il relativo patrimonio illecitamente accumulato, costituito da 5 società di capitali di cui 1 di diritto austriaco, 7 fabbricati siti in Roma, nonché ulteriori disponibilità finanziarie, per un valore complessivo pari ad oltre 1,6 milioni di euro.

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