Arriva un'altra assoluzione piena per l'ex sindaco Giuseppe Meduri
Nella veste di professionista era stato accusato di falso in atto pubblico e abuso edilizio, lo sfogo dell'ex amministratore: "In sei anni tante ombre hanno aleggiato attorno alla mia persona, alla mia professione, ma soprattutto attorno al mio ruolo di primo cittadino"
Il tribunale collegiale di Reggio Calabria, presieduto dalla dottoressa Capone, ha emesso sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste per il reato di cui alla lettera a e per non aver commesso il fatto per i reati di cui alle lettere b e c”, l’ex sindaco di Melito Porto Salvo: l’ingegnere Giuseppe Meduri (nella foto).
Questi i fatti contestati a Giuseppe Meduri nella veste di professionista. Nel mese di ottobre 2014, in qualità di progettista, Meduri ha presentato su incarico di un privato, un progetto in sanatoria, con oggetto della progettazione e la sanatoria di una tettoia aperta da tre lati, ottenendo parere favorevole da parte dell’ufficio tecnico. Successivamente, Meduri presentava sempre su incarico della stessa ditta pratica di compatibilità paesaggistica. “Ovviamente - spiega l’ex sindaco - l’opera era stata realizzata dal committente abusivamente. Nelle more, dopo un paio di mesi, vengo eletto sindaco, esattamente il 31 maggio 2105. In data 08 aprile 2016, subito dopo la mia elezione a sindaco, vengo rinviato a giudizio, visti gli atti del procedimento penale, iscritto nelle notizie di reato in data 14 gennaio 2016”,
A distanza di oltre un anno arriva da parte dell’ufficio tecnico il preavviso di diniego dell’istanza di sanatoria. I reati contestatemi sono: capo A, Meduri Giuseppe articolo 483 codice penale (falso in atto pubblico); capo B, Meduri Giuseppe + uno, articolo 1110 codice penale e 44 lettera c del decreto presidente repubblica 380/2001 perché in concorso con il privato realizzavo le opere edilizie poi oggetto di sanatoria e capo C, Meduri + uno articolo 110 codice penale e 181 del decreto legislativo numero 42/2004 in quanto Meduri ed il privato hanno realizzato le opere senza aver ottenuto autorizzazione ne verifica di compatibilità paesaggistica.
Sino qui la vicenda, ora invece registriamo lo sfogo dell’ex amministratore melitese. “La notizia passa tutt’altro che inosservata - scrive Meduri - ed i giornali vanno a ruba! Dopo quasi sei anni si chiude con questa sentenza un altro procedimento penale posto a mio carico. Quanto tempo dedicato a questa causa, quante mie presenze doverose in udienza e quanto altro ancora, non solo il danno economico, fosse solo quello. Nessun colpevole. Per prima cosa mi corre l’obbligo di dire che tutti gli imputati sono stati assolti, oltre me ed il committente, erano indagati due tecnici dell’ufficio urbanistica del comune di Melito Porto Salvo”.
Giuseppe Meduri, poi, prosegue: “Mi preme ringraziare il mio legale di fiducia avvocato Antonino Curatola (nella foto), che cosi come negli altri procedimenti in cui mi ha seguito, mi ha sempre incoraggiato e mi ha trasmesso certezza e sicurezza nei momenti di difficoltà e di scoraggiamento, che non nascondo ci sono stati e sono stati molti. Lo ringrazio congiuntamente al mio consulente tecnico geometra Giuseppe Nucera per la chiarezza e la completezza nell’esposizione di fatti ed i chiarimenti forniti a sostegno del mio corretto operato durante lo svolgimento dell’udienza”.
“Sono appunto passati quasi sei anni, ed in questo lungo lasso di tempo - prosegue - tante ombre hanno aleggiato attorno alla mia persona, alla mia professione, ma soprattutto attorno al mio ruolo di primo cittadino, turbandola mia serenità e condizionando il mio agire. Era forse questo l’obiettivo? Oggi finalmente viene scritta la parola fine con la più ampia delle assoluzioni e onestamente, non poteva essere diversamente, anzi in tutta onestà questo procedimento non doveva nascere e forse è nato solo per il ruolo politico che ho rivestito”.
“Voglio dedicare questa sentenza di assoluzione - conclude Meduri - alla mia famiglia, a loro, lo voglio dire ancora una volta, debbo tutto quello che sono e tutto quello che ho. La voglio altresì anche condividere con il mio avvocato e il mio consulente con tutte le persone che hanno creduto e che credono ancora in me, con la certezza che la giustizia nel tempo arriva e trionfa, basta saper aspettare senza mai perdere la speranza. La voglio condividere anche con tutte quelle persone oneste che amano Melito e si spendono per il bene della nostra città. Ricordiamoci tutti che il tempo è sempre galantuomo, anche se passa inesorabilmente e non si torna indietro!”.