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Cronaca Melito di Porto Salvo

Melito Porto Salvo, al tempo del Covid otto famiglie vivono vicino ad una discarica di rifiuti

La denuncia arriva dall'associazione Un Mondo di Mondi. La baraccopoli si trova vicino alla struttura fatiscente dell’ex Palazzetto dello sport che presenta chiari segni di cedimento

Otto famiglie, in piena pandemia da Covid 19, vivono a Melito Porto Salvo nelle baracche di via del Fortino, a pochi metri da una discarica di rifiuti di ogni genere, ed ogni giorno sono invasi da sciami di insetti  e da roditori che vivono tra la spazzatura.

Accanto alla baraccopoli, la struttura fatiscente dell’ex Palazzetto dello sport, che presenta chiari segni di cedimento, è diventata una discarica e sia all’esterno che al suo interno sono depositate decine di tonnellate di rifiuti di ogni tipo, compresi rifiuti pericolosi.

A denunciare la situazione, allarmante e critica, è l'associazione Un Mondo Di Mondi che aggiunge: "da circa 30 giorni, insetti che provengono dalla discarica infestano le baracche e causano punture alle persone che ci vivono. I bambini sono maggiormente colpiti, portando i segni su braccia, gambe e collo. Oltre a questo, le famiglie devono fare i conti con i topi che invadono ogni giorno le baracche per consumare le derrate alimentari.

In questo momento di emergenza sanitaria, che ha interessato in modo specifico anche il comune di Melito, è chiaro che questa grave situazione antigienica della baraccopoli  costituisce un serio  allarme per le famiglie che vivono nelle baracche,  ma anche per l’intera comunità melitese". 

L’associazione reggina il 16 maggio scorso ha richiesto, via pec, alla commissaria prefettizia Anna Aurora Colosimo, all’Asp  di Reggio Calabria, direzione generale ed al dipartimento di prevenzione servizio disinfezione disinfestazione e derattizzazione, nella persona della dirigente Rosaria Maria Mazzei, un intervento urgente di disinfestazione, disinfezione e derattizzazione per l’area della baraccopoli.

"Ma - ribadiscono i responsabili - dopo 19 giorni, nonostante la gravità della situazione,  nessun intervento è stato prodotto. Nella stessa richiesta l’associazione ha invitato il Comune a provvedere alla sistemazione abitativa in dislocazione di queste otto famiglie in alloggi popolari adeguati, come avrebbe dovuto fare da diversi anni. Difatti, il progetto di equa dislocazione abitativa  delle famiglie della storica baraccopoli di Via Del Fortino, avviato dal Comune nel 2002, ha sistemato negli alloggi in dislocazione la gran parte delle famiglie che vi risiedevano, ma non è stato mai completato. Da diversi anni quindi queste famiglie sono state abbandonate nel ghetto".  

Oggi la baraccopoli è un serio pericolo che va urgentemente superato per tutelare la salute pubblica della collettività e per l'associazione va garantito "a queste persone il diritto fondamentale alla casa. Per questo, dopo l’azione di disinfestazione, disinfezione e derattazzizaione, invitiamo il Comune a dislocare le otto famiglie, assegnando loro gli alloggi disponibili tra i beni confiscati e gli alloggi popolari non abitati". 

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