Melito, protesta davanti al Comune per il diritto all'alloggio
I manifestanti sono stati raggiunti dal vice sindaco Daniela Demetrio e dal consigliere con delega Mario Siviglia
Continua la battaglia dell'associazione Un mondo di mondi per il diritto alla casa. Questa volta il direttivo dell'associazione punta l'indice contro l’Amministrazione comunale di Melito Porto Salvo che "continua a trascurare il diritto all’alloggio adeguato per diversi assegnatari non realizzando la manutenzione straordinaria che per legge dovrebbe garantire" e per questo oggi hanno svolto una manifestazione di protesta davanti al Municipio per chiedere, ancora una volta, che venga garantito il diritto all’alloggio adeguato effettuando con urgenza tutti gli interventi previsti a partire dai casi più gravi .
"Il sindaco Orlando pur avendo piena consapevolezza delle gravissime condizioni strutturali in cui versano gli alloggi popolari di proprietà comunale - avendolo dichiarato espressamente nell’incontro del 29 ottobre 2021 con il rappresentante di questa Associazione- fino ad oggi non ha rispettato l’obbligo in capo al Comune di realizzare la manutenzione straordinaria. Questa scelta produce ogni giorno conseguenze terribili nella vita di diverse famiglie assegnatarie".
Un mondo di mondi segnala uno dei casi più gravi che segue: "la famiglia di Massimo Macri da mesi è costretta a vivere con il liquame fognario che invade periodicamente il suo alloggio risalendo dallo scarico dei sanitari del bagno e perfino da quello del lavabo della cucina, dove la famiglia consuma i pasti, malgrado le richieste di intervento urgente presentate al Comune" .
"In piena pandemia da covid 19 le conseguenze sulla vita quotidiana e sulla salute dei quattro componenti di questa famiglia, - continua l'associazione - composta dai due genitori e due figlie, sono un abitare come in un “campo di battaglia” spostandosi da una stanza all’altra per evitare la fogna, non poter utilizzare a volte i servizi igienici, subire l’insorgere di infezioni di diverso genere insieme al peggioramento delle patologie pregresse. Una delle due figlie da anni è affetta da una grave patologia epatica e quindi dovrebbe vivere in ambienti perfettamente igienici invece si trova ad abitare con il liquame fognario in casa . Tutto questo nell’indifferenza dell’Amministrazione comunale.
Diversi altri sono i casi di famiglie assegnatarie che si trovano ad abitare in alloggi che presentano continue infiltrazioni di acqua piovana, di fogna, umidità persistente ed il distacco di parte delle opere murarie che mettono in serio pericolo la salute e l’incolumità fisica dei componenti di questi nuclei familiari".
L’Amministrazione comunale - secondo quanto sostiene Un mondo di mondi - ha delle precise responsabilità fissate dalla normativa vigente, secondo le quali il Comune, come ente proprietario degli alloggi popolari, ha l’obbligo ( codice civile art. 1576. Mantenimento della cosa in buono stato locativo) di garantire gli interventi di manutenzione straordinaria per assicurare la piena abitabilità degli alloggi, le normali condizioni igienico-sanitarie e quindi la salute degli assegnatari.
Non solo, il sindaco secondo la legge nazionale (L. 833 del 23 dic 1978 ) è il responsabile diretto della salute pubblica e quindi deve porre in essere in modo tempestivo ed efficace tutti gli interventi contigibili ed urgenti a protezione della salute di ogni cittadina/ cittadino che si trovi in pericolo, come nel caso della famiglia Macri e delle altre famiglie .
La motivazione del dissesto economico del Comune utilizzata come alibi per non realizzare la manutenzione straordinaria non potrebbe essere in ogni caso considerata, perché la manutenzione straordinaria sugli alloggi comunali è un obbligo di legge che non può avere condizioni. Difatti come si evince dall’Albo pretorio comunale , l’Ente sta effettuando, da diverse settimane, degli altri interventi di manutenzione e per questi il dissesto non è di alcun ostacolo. Inoltre, visto che il Comune ha richiesto e sembra abbia ottenuto dei finanziamenti speciali finalizzati alla ristrutturazione degli alloggi a maggior ragione non ci sarebbero motivi di tipo economico per non effettuare gli interventi necessari. Da considerare che oltre questi finanziamenti speciali ogni ente proprietario di alloggi popolari deve utilizzare, secondo legge, per la manutenzione straordinaria le entrate ordinarie del settore Erp che sono quelle dei canoni e delle vendite degli alloggi. Pertanto le risorse economiche ci sono".
Il gruppo dei manifestanti è stato raggiunto dalla vice sindaco Daniela Demetrio e dal consigliere con delega agli alloggi popolari Mario Siviglia, i quali alle richieste di intervento urgente hanno risposto dichiarando che "è necessario attendere i tempi ancora non definiti dei finanziamenti ottenuti, oppure accettare di trasferirsi in altri alloggi".
Il presidente dell’associazione Giacomo Marino ha replicato sostenendo che per i casi più gravi non si può attendere tempi indefiniti, ma è necessario che il Comune realizzi degli interventi di urgenza per la tutela della salute pubblica in economia o prevedendone il saldo posticipato. Questi interventi, ha aggiunto il responsabile dell’Associazione, rientrano nei poteri che vengono riconosciuti al sindaco dalla normativa vigente nel caso di pericolo della salute pubblica. Per quanto riguarda la proposta di trasferimento delle famiglie in altri alloggi Marino ha affermato che "sarebbe del tutto inutile visto che anche gli immobili proposti presentano le stesse identiche problematiche strutturali denunciate".