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Servizi nelle scuole

Mense scolastiche, nel nuovo bando servizio triennale ma centri di cottura ridotti

Indetto l'appalto del Comune per riprovare ad affidare l'importante servizio dopo la gara precedente andata deserta

Dopo l'esito infausto della prima gara per le mense scolastiche il Comune ci riprova, ma stavolta si dovrà usare maggiore persuasione e le condizioni sono cambiate sperando siano più attrattive. Le determine dirigenziali 7145 e 7146 dei settori istruzioni e appalti-contratti pubblicate ieri nell'albo comunale danno il via alla procedura per tentare di affidare l'importante servizio, e si parte già da una marcia indietro rispetto alla proposta precedente, perché i centri cottura sono stati ridotti da tre a uno. La durata dell'affidamento si estende però a tre anni scolastici, fino al 2027/2028.

Le novità del bando, che prova ad alzare il prezzo unitario dei pasti

Nella determina 7145 del settore istruzione è stata indetta la nuova procedura di gara, sempre attraverso il Sistema Dinamico di Acquisizione della Pubblica Amministrazione (Sdapa) di Consip, apportando modifiche al capitolato speciale d’appalto, per "assicurare maggiore congruità al prezzo da porre a base d’asta in rapporto al livello delle prestazioni richieste e delle caratteristiche del servizio e rendere più appetibile la partecipazione". Per evitare che anche questa gara vada deserta la proposta è ora di incrementare da 4,60 a 4,80 euro, oltre Iva, il prezzo unitario del pasto - con incidenza del costo di manodopera di 2,57, che dunque si abbassa notevolmente rispetto a quanto previsto dal primo bando per valorizzare il lavoro del personale addetto alla somministrazione. E' inserita inoltre una clausola di revisione prezzi come previsto dalla legge. 

La principale novità studiata dall'amministrazione per attrarre adesioni al bando è l'estensione della durata del contratto, che sarà triennale attraverso un'opzione di proroga dopo il primo anno (che nella gara precedente non c'era). L'importo complessivo dell'appalto sale a oltre 2 milioni di euro, che in caso di prosecuzione del servizio arriverà a un valore globale superiore.  

Confermato l'orientamento green, ma ci sarà soltanto un centro cottura

Entrando nel dettaglio del servizio di refezione, dalla commissione mensa era stato espresso dissenso per la scelta di ridurre il numero dei centri cottura da tre a uno, che comporterà un abbassamento di qualità per l'arrivo di cibi freddi nelle scuole più lontane. E' un passo indietro sulla suddivisione in tre macroaree cittadine contenuta nell'ultimo bando. Nella determina si specifica che è carico del fornitore "rispettare il sistema del 'legame fresco-caldo' (che prevede la preparazione e la cottura dei cibi nella stessa giornata del consumo e distribuiti in giornata negli orari del pranzo delle diverse scuole) e valorizzando nell’ambito dei criteri di valutazione dell’offerta tecnica, con apposito punteggio, l’impegno del fornitore ad allestire altri centri di cottura all’interno di una o più scuole".

E' stata poi decisa l'eliminazione delle bottigliette dell’acqua "con sgravio dei relativi costi a carico del fornitore". Anche in un'ottica ecologica di riduzione della plastica il comune provvederà ad installare distributori di acqua presso tutti i plessi in cui è previsto il servizio di refezione, utilizzando i fondi europei per le pratiche di economia circolare. Sempre a cura del comune e con le stesse risorse finanziarie citate, saranno acquistate lavastoviglie per l’impiego di materiale riutilizzabile, in conformità ai criteri ambientali minimi. 

Si conferma dunque la svolta green proposta nelle scuole reggine, inaugurata nello scorso bando anche con il coinvolgimento di esperti tecnici della commissione mensa, nelle figure del biologo nutrizionista e il tecnologo alimentare. Paradossale però che poi non si tenga conto della loro opinione, contraria al taglio dei punti cottura.

Si prevede che il contratto con l'aggiudicatario sarà stipulato a novembre

Nella determina 7146 del settore appalti è stato approvato il capitolato d’oneri e dato atto che la procedura di gara si svolgerà in modo interamente telematico sul portale www.acquistinretepa.it. Le offerte si potranno presentare dopo quindici giorni (e non più trenta) dalla pubblicazione dell'atto perché l'amministrazione è già in ritardo e la prospettiva è di stipulare il contratto da novembre 2023. Vedremo che sarà possibile rispettare questi termini per le scuole reggine finora private di questo servizio, che dovrà coprire, secondo quanto annunciato dall'assessora Lucia Nucera in occasione del primo bando, oltre il 70% degli istituti comprensivi della città, con l'ampliamento a 11 istituti in più rispetto all'anno scorso.

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