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Natale 2022

C'erano una volta i mercatini, ma l'artigianato è quasi scomparso

Nelle classiche casette aperte in città sono pochi gli espositori con manufatti propri ed emerge invece la merce di tipo industriale

C'erano una volta i mercatini di Natale, intesi come fabbricati dalla caratteristica atmosfera dove durante il periodo delle festività è possibile trovare prodotti tipici, manufatti artigianali e idee originali per i regali natalizi. Uno scenario quasi d'altri tempi che (tolti alcuni centri del Nord) sembra essersi estinto nella maggior parte delle città italiane, e Reggio non fa eccezione. 

In città la manifestazione d'interesse pubblicata dal Comune un po' sul filo del rasoio l'11 novembre scorso prevede l'assegnazione di spazi differenziati e con allestimenti diversi: in piazza Duomo, piazza Italia, piazza Castello e il tratto del corso Garibaldi davanti la villa comunale sono state posizionate le casette in legno per la vendita di oggetti artigianali, addobbi, strenne natalizie e produzioni tipicamente agroalimentari natalizie; in viale Amendola sono state programmate invece strutture libere (purché in armonia con il decoro urbano) riservate rispettivamente ad attività di hobby artistici e merce tematiche per le festività natalizie come addobbi, luci e materiale per il presepe - sostanzialmente si tratta di tendoni. 

Una manciata di giorni (il bando si è chiuso il 24 novembre e la graduatoria provvisoria è stata stilata il 5 dicembre) non è di sicuro sufficiente a garantire una pianificazione adeguata. L'adesione all'avviso non è stata cospicua e certamente questo è il primo problema, a cui le istituzioni non possono rimediare (se non ideando bandi più interessanti e soprattutto convenienti per il settore). E girando per gli stand salta subito all'occhio come la proposta degli espositori sia davvero poco peculiare. Un trend che già emergeva prima del Covid e quest'anno è ormai conclamato. Pochissimi sono gli artigiani con prodotti che rispecchino lo spirito della festa e la maggior parte degli stand offre generi molto comuni - per intenderci, quelli che si trovano facilmente nei mercati settimanali. Ma questo sarebbe il male minore a fronte di un'altra tendenza di segno opposto a quella natalizia, ovvero la mercanzia di produzione industriale (venduta non solo dai commercianti stranieri, ma anche da quelli reggini e calabresi). 

C'entra molto la crisi e questo non è un mistero. Tra le casette la gente passeggia amabilmente ma l'acquisto non è automatico e gli stessi artigiani, anche a fronte della qualità del loro lavoro, non possono esagerare con il listino. Qualcuno mette le mani avanti. Un cartello fotocopiato assedia i clienti ad ogni angolo su una bancarella di viale Amendola, respingendo ogni tentativo di trattazione: "No agli affaristi improvvisati", come per dire senza possibilità di equivoci che lì i prezzi sono fissi. Fosse anche per un set di palline dell'albero. 

E' anche il Natale delle leggende metropolitane sul reddito di cittadinanza, che attecchiscono nell'immaginario collettivo di una città dove i percettori sono tantissimi. Per qualche ambulante la misura antipovertà sarebbe già stata abolita, motivando così la fiacca negli affari: "Non c'è più tessera gialla, ecco perché. Il Natale di Reggio è stato a novembre". 

Nella prime feste non frenate dall'emergenza Covid emerge pure una contraddizione. L'eredità della comunicazione digitale obbligata ha reso più che mai social i mercatini e le luminarie, presenti ovunque su Facebook e Instagram, ma nei portali ad hoc non si vede nulla. Eppure sono vetrine di facile e frequente consultazione per chi pensa ad una vacanza invernale sotto Natale. Questi turisti stagionali sono ovviamente attratti da mercatini e allestimenti di luci, ma se cercassero Reggio sulle piattaforme dedicate non troverebbero nulla. Complesso di inferiorità sulla reale offerta esistente o scarsa conoscenza di questo tipo di marketing? 

Anche nella città dello Stretto come in tanti (tantissimi) comuni calabresi, a salvare la situazione alla fine sono sempre cittadini e comitati di quartiere. Nella storica via Trabocchetto La Provvidenza onlus ha organizzato presso la propria sede i suoi mercatini (in singole giornate, tra cui ancora da svolgere oggi, domani, il 22 dicembre e il 5 gennaio 2023). L'evento è realizzato con le associazioni Rhegium Urbis Antiqua 1908, Agiduemila e San Domenico nell'ambito del bando “Reggio Resiliente” (Pon-Metro 2014-2020) e dà la possibilità di scoprire un rione antico della città animandolo con iniziative per le famiglie e soprattutto con le tradizionali bancarelle di articoli natalizi. 

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