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Cronaca Rosarno

Minerbio, camionista investito e ucciso dal tir: il collega reggino resta in carcere

L'autotrasportatore, residente a Rosarno, ha risposto alle domande del giudice. Oggi verrà eseguita l'autopsia sul corpo di Rachid Nfir

Rocco Giulio Capria, il camionista 51enne, residente a Rosarno, che il 27 settembre davanti allo zuccherificio Coprob ha investito e ucciso il collega Rachid Nfir, ha risposto alle domande del giudice, sostenendo che si sia trattato di un incidente, per il momento rimarrà in carcere, con l'accusa di omicidio volontario. 

L'arresto dell'uomo è stato convalidato dal gip Rita Zaccariello. La vittima,Rachid Nfir lavorava per una ditta che dal Sud trasportava barbabietole allo zuccherificio di Minerbio. Lo stesso lavoro del reggino Capria, che lo ha travolto con il proprio camion. 

Secondo i carabinieri, coordinati dalla pm Mariangela Farneti, prima dell'investimento tra i due era scoppiata una violenta lite, pare per questioni stradali: gli investigatori hanno trovato accanto ai camion una mazza, con la quale secondo alcuni testimoni il 51enne avrebbe minacciato la vittima.

"Capria ha spiegato al giudice di aver investito involontariamente il collega - ha affermato l'avvocato Manuela Amore, che lo assiste - e non si capacita del fatto che nessuno voglia credergli. Inoltre ha detto che una la lite c'e' stata, ma non con la vittima, bensì con un'altra persona che era con lui. E' sconvolto".

Oggi verrà eseguito l'esame autoptico sul corpo di Rachid Nfir.

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