Il ministro Zangrillo in Calabria e i sindacati presentano il conto
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria chiedono una nuova stagione consorsuale per potenziare la pubblica amministrazione
“Su invito del presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, che ringraziamo per l’attenzione verso le organizzazioni dei lavoratori, lunedì 27 parteciperemo all’incontro con il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, che sarà in Calabria”. Così scrivono in una nota unitaria i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo.
“Al Ministro – proseguono Sposato, Russo e Biondo – chiederemo un’accelerazione delle procedure concorsuali per le assunzioni nella pubblica amministrazione, considerata l’emergenza costituita dalla gestione dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta, infatti, di un’opportunità irripetibile per la nostra regione e non ci si può permettere di mancare il bersaglio”.
“Lanciamo - si legge ancora nella nota - e lo ribadiremo lunedì con il ministro Zangrillo, un appello a quei comuni che hanno in itinere procedure concorsuali, perché anche questi percorsi siano accelerati il più possibile: si registra, infatti, troppa lentezza e troppo personale viene utilizzato in forma precaria”.
Considerata la cronica carenza nell’organico della pubblica amministrazione e l’età avanzata di chi vi presta servizio (su tutto il territorio nazionale oltre 430.000 dipendenti hanno superato 62 anni), per i sindacalisti “serve andare avanti speditamente nell’arruolare personale a tempo indeterminato. Ed è giusto che nelle procedure concorsuali siano agevolati quanti, avendo i titoli richiesti, già operano all’interno della pubblica amministrazione in diverse forme di precariato e spesso con vere modalità di sfruttamento".
“Conosciamo - proseguono Sposato, Russo e Biondo - la posizione del ministro Zangrillo sulla necessità di elevare gli stipendi dei dipendenti pubblici, ma nell’incontro di lunedì evidenzieremo che qui in Calabria siamo ancora più indietro rispetto a questo problema: i giovani studiano con enormi sacrifici familiari, per poi avventurarsi in estenuanti percorsi di precariato. Tutto questo non è ammissibile e non trova giustificazione alcuna”.
“Questi temi – concludono i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil – porremo all’attenzione del ministro, sottolineando le specificità della situazione della Calabria, dove è urgente fare presto per favorire processi di crescita e arginare fenomeni dolorosi e disastrosi come la fuga dei giovani da questa terra”.