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Cronaca Taurianova

Missione umanitaria in Tanzania, tra i medici anche una giovane dottoressa di Taurianova

Federica Martino ha partecipato al progetto "Otorino al Consolata Hospital Ikonda". Personale medico composto da otto operatori tra chirurghi e anestesiste

Il medico, l'infermiera o l'operatore sanitario non sono professioni come tutte le altre, serve grande umanità, essere disposti ad aiutare il prossimo in ogni situazione e dare corpo e anima verso la propria delicata quanto fondamentale mansione. Tutte caratteristiche e valori ben presenti nel progetto "Otorino al Consolata Hospital Ikonda", il quale ha brillantemente coinvolto la giovane dottoressa di Taurianova Federica Martino.

Laureata in medicina e chirurgia con 110 e lode e attualmente impegnata nella specialistica all'università di Tor Vergata a Roma e all'ultimo anno di formazione all'Aou San Luigi Gonzaga di Torino, la dottoressa Martino è stata chiamata in causa nella missione Orl, insieme ad altri colleghi, per prestare servizio in Tanzania, zona in cui i servizi di otorinolaringoiatria scarseggiano mentre le cure sono più che necessarie. 

L'iniziativa

Partito nel 2016, il progetto che ha coinvolto la dottoressa taurianovese ha fin da subito cercato di creare un gruppo di medici e sanitari pronti a raggiungere la Tanzania un paio di volte l'anno per operare e visitare i pazienti bisognosi.

Nello specifico del viaggio della dottoressa Martino, si sono recati nel Paese in questione ben quattro chirurghi: Maurizio Catalani dell'Humanitas Cellini, Ettore Passet del Molinette, Gianluca Bellocchi dal San Camillo ed Ernesto Pasquini del Bellaria.

Oltre ai medici sono state chiamate in causa l'anestesista Elisabetta Di Caro e la strumentista Antonella Calvarese, entrambe dal San Camillo. Insieme alla giovane calabrese era presente anche la collega Silvia Sapino, specializzanda all'ospedale Molinette di Torino.

Le cure

Martino Federica dottoressa tanzania 1-2

Il lavoro dell'equipe medica (in foto) è durato due settimane all'ospedale di Ikonda, raggiunto da numerosi pazienti che, nonostante le difficoltà economiche e logistiche, sono riusciti a farsi controllare per una media di 50 visite al giorno.

Due, inoltre, le sale operatorie attive per trattare problematiche come chirurgia oncologica e ricostruttiva del collo. Fondamentale, in tal senso, il prezioso aiuto dei medici locali.

Solidarietà

Non solo cure mediche che già di per sé rappresentano un'azione di grande valenza umana e sociale, ma l'equipe italiana ha visitato una serie di scuole locali, donando giocattoli e oggetti utili ai bambini per continuare a studiare. Anche qui è un pizzico di Calabria a distinguersi con la concreta collaborazione di negozi della Piana di Gioia Tauro.

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