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Cronaca Centro

L'arcivescovo emerito Salvatore Nunnari ha vinto il Coronavirus

L'alto presule adesso è in convalescenza a casa e sta bene: "Ho sperimentato l’efficacia dei vaccini in prima persona e ho toccato con mano la professionalità e l’alto senso di umanità di questi medici. Il vaccino salva la vita"

Monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo emerito di Cosenza – Bisignano, già presidente della conferenza episcopale calabrese, ha sconfitto il Covid. Da giugno scorso, infatti, mons. Nunnari - da sempre nel cuore di reggini per l'impegno e la passione che ha dedicato negli anni alla "sua parrocchia" di Santa Maria del Divino Soccorso nella zona sud di Reggio Calabria - è stato male dopo aver contratto il Coronavirus tanto da essere ricoverato il primo giugno all'ospedale dell'Annunziata. Ricoverato nel reparto di malattie infettive, gli era stata riscontrata una polmonite con interessamento polmonare di circa il cinquanta percento. Dopo alcuni giorni i familiari hanno deciso di trasferirlo al policlinico di Catanzaro.

Adesso mons. Nunnari, che ha compiuto da poco 82 anni, si sta piano piano riprendendo. "Sono stati giorni molto difficili – spiega il presule a Giornalisti Italia – fondamentali sono stati il vaccino, che mi ha protetto dalle conseguenze più devastanti della malattia e le cure ricevute dal prof. Carlo Torti del Policlinico universitario di Catanzaro e dal prof. Roberto Cauda del Policlinico universitario Gemelli di Roma. Ho sperimentato l’efficacia dei vaccini in prima persona e ho toccato con mano la professionalità e l’alto senso di umanità di questi medici. Il vaccino salva la vita".

"Ringrazio tutti per la preghiera e l’accompagnamento costante, il mio pensiero orante va al personale medico e sanitario che in questo anno e mezzo è in prima linea accanto a chi soffre rischiando la propria vita. Grazie all’equipe del reparto di malattie infettive del Policlinico universitario di Catanzaro, diretto dal prof. Torti, che ogni giorno è vicina ai più fragili. Una realtà sanitaria di cui i calabresi devono andare fieri".

Don Salvatore, come i "suoi" parrocchiani reggini lo chiamano, è molto amato per aver svolto la sua intensa ed infaticabile attività di vicario parrocchiale e poi di parroco del "Soccorso" per ben trentacinque anni fino al 1999, quando venne nominato arcivescovo di S. Angelo dei Lombardi Conza Nusco e Bisaccia. "Padre Salvatore" è stato un vero padre per tutta la comunità, -dicono infatti -  un prete innamorato della sua vocazioni, dotato di un carisma particolare nel toccare i cuori di tutti e ricordare i volti e le storie delle tante persone e famiglie incontrate.

Come scrive lui stesso: "Un prete passa tra la sua gente, cammina con essa, conosce le sue sconfitte e le sue vittorie, i giorni del tormento e quelli della serenità e sa che il suo posto è sempre lì, dove si deve ricostruire, nella pazienza, la gioia di un incontro con Colui che è la nostra pace e la nostra unica salvezza."

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