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Il sopralluogo

Canile di Mortara, Malaspina: "Una delle tante promesse non mantenute"

Il consigliere comunale dimesso: "Lo scorso luglio l'assessore Muraca, oggi sospeso, aveva promesso la consegna dei lavori entro 90 giorni e comunque entro e non oltre la fine del 2021"

"Una serie infinita di promesse non mantenute e l'evidente incapacità di risolvere le numerose criticità di una cittadinanza ormai stremata, sono, senza dubbio alcuno, le cause che hanno portato ad alimentare nei reggini il sentimento di dilagante sfiducia nella politica in generale ed in modo particolare negli "amministratori" del primo, secondo e terzo tempo. Una delle tante promesse non mantenute riguarda il canile comunale di Mortara".

E' quanto afferma Nicola Malaspina, consigliere comunale di ReggioaAtiva, dimesso, che aggiunge: "Lo scorso 19 luglio 2021, in Commissione Assetto del Territorio, l'assessore Muraca, oggi sospeso, aveva promesso la consegna dei lavori entro 90 giorni e comunque entro e non oltre la fine del 2021.

Ho atteso la scadenza e nei giorni scorsi mi sono recato a Mortara per verificare la situazione. Prima di arrivare al canile, una raccapricciante distesa di rifiuti abbandonati accompagna chiunque percorra la strada e superata la "solita" perdita d'acqua, si viene accolti da un'altra montagna di rifiuti ammassati sulla recinzione del canile.

All'interno della struttura, sono presenti le ormai tristemente note recinzioni arancioni che dovrebbero proteggere le aree di cantiere, ma secondo quanto riferito da alcuni volontari, le stesse sono ormai divenute oggetti di arredo, esattamente come in ogni altro angolo della Città.

Da poco - continua Malaspina - sono state posizionate delle trappole per i ratti che infestavano la struttura, ma il problema del "sistema fognario", continua a persistere a dispetto delle tante promesse. Se come affermava Gandhi “La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”, probabilmente, viste le condizioni in cui versa il canile e nonostante gli immani sforzi profusi dai volontari, gli amministratori del primo, secondo e terzo tempo dovrebbero recitare un profondo mea culpa e rimboccarsi le maniche per risolvere tutte le criticità che non possono più attendere"

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