Denise, l'escursione sotto la lente degli inquirenti ma gli esperti parlano di tragica fatalità
L'inchiesta tenterà di capire cosa è accaduto in condizioni che le locali associazioni di rafting assicurano fossero ordinarie e il fiume entro i livelli idrometrici di sicurezza
Nel giorno del dolore e del lutto per Denise la tragica vicenda della studentessa ha colpito emotivamente le famiglie calabresi e sta alimentando un dibattito acceso. Parole veicolate soprattutto dai social e non sempre misurate come la circostanza la richiederebbe, che in gran parte sentenziano sull'opportunità di organizzare attività di rafting con le scolaresche e su presunte negligenze e responsabilità.
La dinamica dell'incidente avvenuto due giorni fa nel fiume Lao è già al vaglio degli inquirenti con l'apertura di un fascicolo da parte della procura di Castrovillari e ieri, dopo la notizia della morte della diciottenne di Rizziconi, il ministro Valditara ha invitato l'ufficio scolastico regionale a disporre un'ispezione per sulle condizioni organizzative e di sicurezza dell'attività proposta ai ragazzi dalla scuola, il liceo statale Rechichi di Polistena. Intanto dalle informazioni ottenute dai docenti e allievi coinvolti nell'evento, interrogati nell'ambito dell'inchiesta disposta dal sostituto procuratore Simona Manera con le indagini dei carabinieri di Castrovillari e il Nucleo investigativo del comando di Cosenza, sembra che non siano emerse colpe nel modo in cui è stata gestita la sessione di ratfing.
Il ministro domanda un'ispezione all'ufficio scolastico regionale, Marziale chiede chiarimenti su liberatorie non firrmate
Si tratta di uno sport noto agli studenti del Rechichi per essere stato al centro di precedenti viaggi d'istruzione senza mai nessun tipo di problema. La stessa dirigente Francesca Morabito sarebbe stata a bordo di uno dei gommoni ma con una nota ha espresso la volontà di non rilasciare dichiarazione, in segno di rispetto per il dramma della famiglia Galatà. Sia il liceo da lei diretto che il gruppo che guidava l'escursione sul Lao si sono messi a disposizione degli inquirenti e agli investigatori sono stati consegnati gli equipaggiamenti di sicurezza indossati dai ragazzi.
Anche il garante regionale dell'infanzia e l'adolescenza, Antonio Marziale, inviando un messagguio di cordoglio alla famiglia di Denise, ha sottolineato l'urgenza di arrivare alla verità. "Stando a testimonianze di alcuni compagni - scrive - che parlano di mancata firma della liberatoria prima di salire sui gommoni, finita l’ora del dolore, sarà necessario capire molte cose”.
Il livello dell'acqua era nel limite di sicurezza, sconcerto e dubbi nella comunità sportiva
Cosa sia davvero successo martedì scorso è ancora da chiarire e nella stessa comunità di istruttori e praticanti di rafting nel parco del Pollino non si riesce a capirlo. Una guida esperta (che non fa parte della società che ha organizzato l'escursione per il liceo Rechichi e di cui ugualmente non faremo il nome per non esporlo ad attacchi fuori luogo) assicura che l'incidente non è dipeso da uno stato di rischio del fiume. Per tutta la durata dell'attività il livello idrometrico è rimasto molto al di sotto del limite fissato dal regolamento del parco che le società rispettano rigorosamente: nonostante l'acqua fosse cresciuta di qualche centimetro a causa di residui della pioggia arrivati da monte, si era molto lontani dalla situazione in cui per motivi precauzionali vengono annullate le discese.
Anche lo scontro tra gommoni e le cadute sono eventi all'ordine del giorno e non pericolosi. "Si cade - spiega l'istruttore - come dalla bicicletta o sui pattini, è una cosa normale e non crea rischi perché c'è l'attrezzatura di sicurezza". Inoltre i partecipanti alle discese seguono un briefing preliminare, nel quale viene spiegato cosa potrebbe accadere e come comportarsi. I ragazzi che erano insieme a Denise e sono finiti fuori dal natante raccontano però di un'esperienza da incubo, rimasti nell'acqua gelida per quasi due ore prima di essere tratti in salvo e spaventati dalla forza della corrente. "Sicuramente chi fa rafting per la prima volta - continua - può vivere in modo traumatico una caduta e in questo caso particolare il ricordo sarà sempre associato alla tragedia avvenuta. E' chiaro che, se si cade in una rapida, la velocità dell'acqua è maggiore rispetto ai punti di calma, ma non è mai pericoloso: se si esce significa che il fiume è assolutamente sicuro".
Domani l'autopsia, il giorno dei funerali a Rizziconi sarà lutto cittadino
Pensando al destino della giovane Denise Galatà, gli addetti ai lavori possono solo dire che "non doveva succedere, purtroppo pensiamo che sia stata una terribile fatalità, che non si poteva prevedere e non è dipesa da colpe di nessuno". Sul corpo della ragazza domani sarà effettuata un'autopsia ma nessuno vuole immaginarla così e oggi sui social molti le dedicano uno dei versi più belli di Fabrizio De André: dal fiume sei volata sopra una stella. Il giorno dei funerali a Rizziconi sarà lutto cittadino, ma il cordoglio unisce tutti, anche i coetanei che non la conoscevano: poco fa, a mezzogiorno, gli studenti e tutto il personale dell'Iis Renda di Polistena hanno osservato un minuto di silenzio rivolti verso l’edificio del liceo Rechichi, la scuola dove Denise non tornerà più ma rimane viva nei cuori dei suoi insegnanti e compagni.