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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il personaggio

Addio a Tullio Tralongo, fondatore della storica libreria Ave e animatore culturale

Lutto in città per la scomparsa del libraio che negli anni Cinquanta diede vita a un punto di riferimento per intellettuali e amanti della lettura

"E' come se avessi perso un padre. E anche lui diceva sempre di considerarmi un figlio. Provo oggi una grande tristezza". Sono questi i sentimenti di Fabio Saraceno, titolare della Ave-Ubik, per la scomparsa di Tullio Tralongo, fondatore della storica libreria sul corso Garibaldi, avvenuta ieri. Aveva 93 anni e con lui se ne va una parte attivissima del fermento culturale che attraversò Reggio dagli anni Cinquanta, quando Tralongo diede vita insieme al socio Mimì Calabrò a quella che nacque come Nuova Ave, costola della prima libreria specializzata in testi religiosi (il nome è quello dell'omonima casa editrice romana della Gioventù cattolica). 

Saraceno è cresciuto insieme all'indimenticato libraio, iniziando poco più che ragazzo prima come dipendente e poi nel 2013 rilevandone la gestione. "Ma non mi sono mai sentito un impiegato - dice - con lui nessuno lo era, eravamo una famiglia. Mi ha trasmesso una grande esperienza e la sua impronta nel modo di lavorare e rapportarsi con i colleghi, che oggi io applico anche con i miei dipendenti". 

Fondatore di una libreria punto di riferimento culturale visitata da grandi autori 

Animatore culturale di una città dove esistevano tante librerie i cui titolari collaboravano per creare occasioni di dibattito attorno alla lettura, Tralongo è riuscito a creare un autentico marchio. Da qui sono passati scrittori ed editori autorevoli, e tra loro Corrado Alvaro, che aveva elogiato l'attività della libreria come bastione di progresso nella difficile realtà calabrese. La sua Ave è stata un'istituzione, un punto di riferimento ricreativo e intellettuale tanto più coriaceo e coraggioso in un territorio dove negli anni gli indici di lettura sono crollati. Eppure quella libreria è rimasta solidissima, e il passaggio di testimone con Fabio Saraceno è l'eredità più bella che Tullio Tralongo potesse lasciare. "Arrivo presto in libreria e non guardo l'orologio - dice il libraio - e questo l'ho imparato da lui. Mi ha insegnato anche il rispetto per il lavoro di tutti i dipendenti e la correttezza. Era puntualissimo nel pagare gli stipendi e diceva sempre che per lui venivano prima i dipendenti perché dietro di loro c'erano delle famiglie, poi i fornitori e anche gli editori. I soci erano l'ultimo anello della catena, pensava principalmente agli altri".  

Nel suo allievo e successore il maestro Tralongo ha instillato la dote più preziosa, l'amore per i libri e la determinazione a promuoverlo tra i reggini, che non sono utenza semplice. Ma la Ave-Ubik è un esempio vincente, tanto da essere stata inserita lo scorso anno nell'albo delle librerie di qualità istituito dal ministero della cultura. "Fare il libraio oggi è complicato - ammette Saraceno - è un mestiere da inventare ogni giorno per stimolare l'interesse verso la lettura con idee sempre nuove. Ma se io ora sono qui e ho deciso di investire sulla cultura lo devo a tutto quello che mi ha insegnato sulla vita e il lavoro il maestro Tullio".

Dopo aver rilevato la libreria Saraceno ha continuato a collaborare con Tralongo. "Stava per lasciarmi le chiavi - racconta - ma io ho voluto che le tenesse, gli ho detto che avevo bisogno dei suoi consigli e della sua presenza. Era bravissimo nella contabilità e per me se n'è occupato ancora fin quando l'età non lo ha reso meno sicuro, ma io gli portavo ugualmente i libri a casa, ci tenevo a renderlo partecipe".    

Fabio Saraceno ha voluto mantenere l'insegna originale della libreria, un logo familiare ai reggini di due generazioni con quei grandi e luminosi caratteri bianchi: "E' sempre quella e ora sarà anche lo scrigno della sua anima perché questa libreria è stata la sua vita. Abbiamo trascorso tanto tempo insieme non solo al lavoro - conclude - nonostante l'età fino a pochi anni fa continuava a parlare con me di libri, si informava sulle nuove uscite. Grazie maestro, mi mancherai".

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