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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Mosorrofa

Nucara scrive al sindaco Falcomatà per la risoluzione dei problemi di Mosorrofa

L’ex deputato reggino al primo cittadino: "Mi faccia sapere tutte le volte che andrà a Mosorrofa per la sua propaganda. Mi troverà sul posto per partecipare al suo set cinematografico"

L’ex deputato reggino Francesco Nucara ha inviato una lettera aperta al primo cittadino Giuseppe Falcomatà sulle criticità presenti sul territorio di Mosorrofa. Ecco il testo integrale diffuso dall’esponente repubblicano:

"Chi Le scrive è nato e cresciuto fino all’età di venti anni nel ridente paesello pre-aspromontano di Mosorrofa. Non avevo ancora visto la luce quando, nel 1927, Mosorrofa venne accorpata, come altre frazioni, al Comune di Reggio Calabria. Fu solo un accorpamento nominale, ma nella sostanza quei Comuni autonomi divenuti “città” furono “scorporati” da una visione urbanistica d’insieme e miseramente abbandonati, diventando, ahimè, solo serbatoi elettorali.

Sono cosciente che di questa premessa a Lei non interessa alcunché, visto che la Sua attenzione, come quella dei suoi predecessori, è rivolta esclusivamente al “serbatoio elettorale”. Considerato che quest’ultimo aspetto è stato appannaggio del Suo sodale politico elettorale, La pregherei di volgere finalmente la Sua attenzione anche alla risoluzione dei problemi di Mosorrofa. Per Sua comodità di lettura, li elenco succintamente:

1. Campo sportivo 

I lavori per la realizzazione del campo sportivo di Mosorrofa furono consegnati nel corso della prima giunta presieduta da Giuseppe Scopelliti. Un errore progettuale di 18.000 mc (dicasi diciottomila metri cubi! Voluto?) portò alla rescissione consensuale del contratto. Rimase un residuo di circa 300.000 euro. Dopo quindici anni siamo ancora fermi lì. Ero bambino e adolescente, quando con i miei compagni di giochi iniziavamo a spianare torrenti in aprile, per poter giocare tra le pietraie fino ai primi di ottobre, all’arrivo delle prime piogge. Le spiego perché a Mosorrofa non c’è il campo sportivo: nel 1989, quasi in solitario, mi sono battuto in tutte le sedi istituzionali e politiche per l’approvazione del Decreto Reggio. Erano destinati a Reggio Calabria 600 miliardi di lire. Una maggioranza anomala per quei tempi (DC, PCI, PSDI, MSI, PSI, PLI) propose e fece approvare un programma con una miriade di piccole opere. Contrario a quel programma fu il solo gruppo consiliare repubblicano di cui ero presidente. Il nostro disegno era quello di realizzare due-tre grandi opere tra cui l’aeroporto. La “ritorsione” fu netta: nessuna opera, proprio nessuna, a Mosorrofa.

2. Centro sociale

Del centro sociale previsto a Sala di Mosorrofa, già con finanziamento deliberato e pronto per essere appaltato, non si è saputo più nulla. Si era pronti nel corso della gestione commissariale tanto aspirata e ispirata dalla cosiddetta sinistra. Destra e sinistra c’entrano poco o nulla. Sono categorie dello spirito se non risolvono i problemi. I problemi non si risolvono da soli cantando “Bella Ciao”.

3. Carenza idrica

A Mosorrofa per intere settimane capita la mancanza di fornitura di acqua per usi civili. Alla protesta di un giovane repubblicano l’ex delegato al sistema idrico rispose: “Cosa vogliono i repubblicani? Sono quattro gatti!” Il problema non erano i repubblicani ma i mosorrofani, e il voto era lontano. Si dà il caso che la condotta idrica proveniente dalla Diga del Menta passi da Mosorrofa, e si dà anche il caso che da una vasca di “troppo pieno” il surplus di acqua, venga disperso nella vallata. Con un intervento sulla condotta idrica a monte di Mosorrofa si potrebbe distribuire acqua potabile a tutte le frazioni della vallata. I “quattro gatti” repubblicani non disturberebbero più l’assessore Brunetti.

4. Traffico

Ad inizio anni cinquanta a Mosorrofa c’era una sola auto. La “Topolino” del medico Emilio Cozzupoli, e Mosorrofa era una stazione d’arrivo. In seguito furono aperte strade per altre frazioni (San Salvatore, Cataforio) e per i campi di Reggio, arrivando fino a Gambarie. Il numero di macchine insistenti sul territorio è straordinariamente aumentato e il traffico di passaggio si è stramoltiplicato. Nella frazione c’è una sola via di transito. Il traffico intenso appesta l’aria delle abitazioni a bordo strada e - non esistendo aree parcheggio - si rischia di bloccare i mezzi pubblici o addirittura i mezzi di soccorso. Sotto la presidenza alla Provincia del Senatore Pietro Fuda si cominciava a concretizzare l’idea di una circonvallazione per evitare il transito nel centro mosorrofano. Vista l’orografia della zona si prospetta qualche difficoltà. Tuttavia, se si vuole il bene dei cittadini, le difficoltà si superano. Lei lo vuole il bene dei suoi amministrati?

5. Infanzia abbandonata

Nel luglio 2018 Le è stata scritta una lettera-richiesta per evidenziare come i bambini di Mosorrofa, se desiderano partecipare a giochi collettivi, possono farlo solamente per strada, con grave rischio per la loro incolumità e gravi preoccupazioni per i loro genitori. Le è stata chiesta, come Amministrazione Comunale, la concessione di un area comunale, attigua alla scuola materna, attualmente non sfruttata. Nella richiesta si comunicava che dell’acquisto dei “giochi per i bambini” si sarebbero fatti carico dei privati, donandoli al Comune. Il Suo tempo è molto prezioso, ma noi attendiamo una risposta. Quale che sia! Quando Le feci osservare che durante il Suo precedente mandato aveva mal gestito l’attività amministrativa, aggravando i problemi di Reggio anziché risolverli, Lei mi rispose: “Sono cosciente, ma ora si cambia. Ho qualche capello bianco in più”. I capelli bianchi, nella comune accezione, possono significare alternativamente due cose: saggezza o rimbambimento.

PS: Mi faccia sapere tutte le volte che andrà a Mosorrofa per la Sua propaganda. Mi troverà sul posto per partecipare al Suo set cinematografico".

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