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Si apre stasera la Mostra di Venezia, protagonisti artisti calabresi

Gianni Amelio è in concorso con "Il signore delle formiche"; l'attore Marco Leonardi, nato a Locri, è nel cast dell'atteso film di Abel Ferrara su Padre Pio

Si apre oggi, con la cerimonia ufficiale delle 19, la 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che da qui sarà seguita con particolare interesse per la presenza di personaggi legati alla nostra terra. Ci sarà infatti Gianni Amelio, che a distanza di tre anni da "Hammamet", il suo biopic sulla figura di Bettino Craxi, torna dietro la cinepresa con un film in concorso al festival, "Il signore delle formiche". Ma tra gli ospiti al Lido appare anche un attore nato nella Locride, Marco Leonardi: avrà un ruolo importante in "Padre Pio", film che Abel Ferrara ha dedicato al Santo di Pietrelcina, presente nella selezione delle Giornate degli Autori.

Leonardi, emigrato che non dimentica le sue origini

Marco Leonardi, classe 1971, fa parte del cast di un film molto inconsueto, come tutti quelli del geniale Ferrara. La pellicola racconta infatti la giovinezza di Padre Pio e il regista ha scelto come protagonista Shia LaBeouf, attore considerato maledetto e noto per scandali di droga, alcol e accuse di violenza. Dopo aver trascorso, su indicazione di Ferrara, un periodo in convento proprio per prepararsi al ruolo, LaBeouf ha dichiarato una sorta di conversione mistica e la volontà di cambiare vita. Nel film Leonardi interpreta un personaggio non meno tosto, quello del giovane Gerardo, figlio di possidenti terrieri che negli anni Venti si oppone al cambiamento sociale. Ed è centrale nella storia cinematografica, che intreccia le prime imprese del religioso, raffigurato come coraggioso e visionario, con l'eccidio di San Giovanni Rotondo, sanguinosa uccisione di militanti socialisti che il 14 ottobre 1920 festeggiavano la prima amministrazione rossa, legittimamente vincitrice delle elezioni. Gerardo, duro e reazionario, è antagonista del giovane frate, che mette fede e intelletto al servizio dei poveri e per il miglioramento delle condizioni di vita di lavoratori e contadini.

Il 51enne Leonardi è nato a Locri ma emigrato da bambino in Australia con la famiglia. Ha raggiunto la popolarità con il film "Nuovo Cinema Paradiso" di Tornatore, che grazie all'Oscar lo ha fatto conoscere dal cinema internazionale facendogli guadagnare un altro ruolo cult, quello di protagonista nel film "Come l'acqua per il cioccolato" di Alfonso Arau. Altre interpretazioni di punta in una carriera lunga e brillante, sono quelle in "Scugnizzi" di Nanni Loy, dove è Salvatore Savastano; "Maradona - La mano de Dios" di Marco Risi, dove è l'indimenticato campione; in "Anime nere" di Francesco Munzi; "Tutti i soldi del mondo" di Ridley Scott; "C'era una volta in Messico" di Robert Rodriguez. Con Ferrara aveva già lavorato in "Mary"

Scelto per storie di ambientazione meridionale (e spesso con tematiche di criminalità) per la sua fisionomia marcata e da tenebroso, è stato protagonista delle cronache rosa per le relazioni con le colleghe Lumi Cavazos e Rebecca Gayheart, ma dopo una lunga residenza a Los Angeles si è "accasato" in Italia. Legato alla Calabria, è stato ospite di recente al Magna Grecia Film Festival di Catanzaro. 

Amelio racconta il caso del processo contro Aldo Braibanti

Uno dei film più attesi della Mostra è "Il signore delle formiche" di Gianni Amelio, regista calabrese di San Pietro Magisano il cui nuovo lavoro genera molta attesa perché racconta una storia vera che fece scalpore negli anni Sessanta. Il film ripercorre il processo contro Aldo Braibanti, scrittore e drammaturgo, accusato di plagio e condannato con una sentenza clamorosa perché l'unica mai emessa per quel reato, introdotto nell'ordinamento durante il fascismo. In realtà il tema subliminale di quel processo era l'omosessualità: Braibanti aveva una relazione con un giovane allievo e fu accusato di plagio dai genitori del ragazzo, che non accettavano la situazione e sottoposero il figlio a trattamenti di elettrochoc e ricovero psichiatrico. Il caso Braibanti fu seguito da un'opinione pubblica silente e passiva, con le eccezioni di intellettuali come Pasolini e Busi, che si opposero a quell'ingiusta sentenza.

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Nel film di Amelio Luigi Lo Cascio interpreta Braibanti e Elio Germano è il giornalista Marcello, che ricostruisce la vicenda. "Il signore delle formiche" sarà presentato in concorso a Venezia il 6 settembre e uscirà nelle sale a pochissima distanza, l'8, distribuito da 01.

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