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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Crack Multiservizi, fondi pubblici alle cosche: ecco i nomi degli imprenditori arrestati

L'inchiesta della Dda di Reggio Calabria e dei finanzieri del comando provinciale sul fallimento di una società partecipata del Comune

Fondi pubblici, destinati alla manutenzione dei principali servizi cittadini della città, distratti e lucrati dalle cosche di 'ndrangheta, grazie ad accordi con politici e imprenditori collusi. Questa la ricostruzione dell'inchiesta dei finanzieri del comando provinciale, coordinata dalla Dda e che ha portato all'arresto di otto imprenditori che ricoprivano incarichi nelle società Multiservizi, partecipata dal Comune, e Gst, fallite nel 2014 e nel 2015. L'accusa è bancarotta fraudolenta.

Ecco i nomi degli imprenditori agli arresti domiciliari:

Pietro Cozzupoli, 81 anni
Lauro Mamone, 62 anni
Giuseppe Rocco Giovanni Rechichi detto "Pino", 61 anni
Antonino Rechichi, 34 anni
Giovanni Rechichi, 34 anni
Rosario Giovanni Rechichi, 58 anni
Michelangelo Maria Tibaldi, 52 anni
Michele Tibaldi, 32 anni

Gli indagati, che ricoprivano cariche o qualifiche societarie, avrebbero distratto e dissipato il patrimonio delle società Multiservizi, che si occupava della manutenzione, tra l'altro, del patrimonio edilizio comunale, delle strade, degli uffici giudiziari e di altro ancora, e Gestione servizi territoriale, causandone il fallimento e privando i creditori di quanto dovuto. 

Tutti i dettagli dell'operazione

Contestualmente è stato eseguito un “decreto di sequestro preventivo d’urgenza e contestuale richiesta di convalida” nei confronti di Pietro Cozzupoli, Michelangelo Tibaldi, Brick srl e della ingegneri Demetrio, Pietro e Domenico Cozzupoli srll, che dispone il sequestro di somme di denaro per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro.

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