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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il murales / Ferrovieri - Gebbione - S.Agata / Largo Gianluca Canonico

E' possibile, ecco l'opera urbana dell’artista LBS realizzata con i ragazzi della comunità ministeriale

Sabato 18 marzo, alle ore 16,  ci sarà la presentazione dell’opera. L’associazione Libera ha scelto questo evento come momento di preparazione alla Giornata annuale dell’Impegno e della Memoria 

Un muro, non come barriera, ma come luogo che collega la città ed il sistema della giustizia minorile, un portale comunicante tra questi mondi, per far emergere le speranze dei ragazzi. Un muro prima grigio e sporco che adesso sarà colorato dall'opera  realizzata dai ragazzi dell’Ufficio Servizio Sociale Minorenni e la Comunità Ministeriale di Reggio Calabria grazie all'impegno e alla dedizione dell'artista Bruno Salvatore Latella (in arte BSL) che lo ha condotti durante il percorso. 

Il muro è quello di piazza Gianluca Canonico che delimita la comunità ministeriale, e quindi ben visibile dai ragazzi "dentro". Una scelta non casuale, il luogo dove installare l’opera, è legata al contenuto primario dell’immagine che ha appunto come figura rilevante lo stesso Gianluca Canonico, bambino di dieci anni ucciso a Reggio Calabria dalla 'ndrangheta. 

Il progetto è nato dall'idea dell’associazione “Street is Culture”, associazione milanese affiliata all’associazione Csi e certificata dal Coni, che si accosta al tessuto urbano con un percorso trasversale, dalle scuole ai punti di aggregazione giovanile nella città e nelle periferie, riqualificando gli spazi attraverso interventi artistici di rigenerazione urbana. Il progetto si è potuto attuare grazie a un accordo tra l’Ufficio servizio sociale minorenni, Comunità e l’associazione ed ha visto la collaborazione dell’artista Bruno Salvatore Latella insieme ad un gruppo di ragazzi dei Servizi minorili con una progettualità educativa di duplice valenza pedagogica: il valore ideativo, narrativo e simbolico dell’opera e quello educativo della cooperazione.

"Abbiamo lavorato due giorni la settimana, il martedì ed il mercoledì, - racconta Bruno Salvatore Latella - ed ogni incontro era di due ore, nei locali della Comunità ministeriale.  Diciassette ragazzi, maschi e femmine, hanno seguito il laboratorio per creare il  murales che ha un progetto narrativo che si basa sulla noncuranza ambientale e il suo opposto. Abbiamo voluto mettere insieme ambiente e legalità".

"È stato un percorso entusiasmante", dice l'artista che aggiunge "Per realizzare il murales ho scelto di non utilizzare le bombolette spray, ma abbiamo utilizzato un'altra tecnica che parte dalla costruzione dell'immagine, di un manifesto artistico, con l'uso anche della fotografia. Così ecco che i ragazzi si sono messi in gioco e attraverso la fotografia digitale, trasfigurando i volti, loro stessi, sono entrati nell'opera con le loro pose. È stato un lavoro grafico e concettuale e siamo arrivati a realizzare un cartellone tre metri per due, orizzontale, stampato su carta ecosolvente,  che ha il pregio di durare anche dieci anni, e poi su questo i ragazzi hanno dipinto. C'è un effetto a rilievo molto bello e sicuramente sarà apprezzato una volta che sarà affisso in piazza Canonico".

"Abbiamo fatto un percorso sulla legalità, con i diciassette ragazzi, che hanno un'età compresa tra i 14 e i 19 anni, e proprio per questo è venuto anche a dialogare con loro Pietro Canonico, il papà di Gianluca, che ha raccontato la sua storia. È stato un momento toccante e i ragazzi hanno ascoltato con molta attenzione. Domani mattina sarà il grande momento: avremo le ultime ore di laboratorio e le utilizzeremo per affiggere il manifesto sul muro. Armati di colla, lo faremo con molta attenzione perché deve essere steso bene e proprio per questo prima ho provveduto a rasare il muro. Poi nel pomeriggio, alle ore 16,  ci sarà la presentazione dell’opera.

L’associazione Libera ha scelto questo evento come momento di preparazione alla Giornata annuale dell’Impegno e della Memoria organizzato in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Lo slogan di questa giornata “E’ possibile” vuole far riflettere su ciò che ognuno può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale. Se ci troviamo in un sentiero scuro sappiamo che “E’ possibile” superare questa fase e metterci in gioco tutti insieme. Solo con il “noi” si possono affermare la pace, la giustizia, la verità, i diritti, l’accoglienza e la libertà".

"Credo davvero che attraverso l'arte si possa incidere sulla società - dice Latella - faccio attivismo così, perché credo al cambiamento ma non attraverso la comunione partitica ma con l'artivismo, una forma di arte politica. Ci interroghiamo su alcune emergenze del nostro tempo e ci impegniamo in atti concreti, coraggiosi, visionari. Per immaginare un altro presente. Ecco con i ragazzi della Comunità ministeriale abbiamo messo in campo il cambiamento e per me è stato facile entrare in contatto, empatico, con loro perché conosco bene il loro modo di pensare, di parlare, anche io vengo dalla periferia Sud della città e conosco le difficoltà di alcune famiglie dove c'è povertà, soprattutto educativa. Il nostro murales sarà una finestra d'arte per i minori in difficoltà e per la città".

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