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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro / Corso Giuseppe Garibaldi

Nuova e suggestiva collocazione al MArRC per il Cavaliere di Casa Marafioti

La Testa del Filosofo sarà protagonista al Museo Archeologico di Napoli, verrà esposto nella mostra "Thalassa. Meraviglie sommerse del Mediterraneo". La soddisfazione del direttore Malacrino

Novità al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Il livello B dell’allestimento permanente propone una nuova e suggestiva collocazione per il Cavaliere di Casa Marafioti, grande gruppo fittile databile alla fine del V secolo a.C. e scoperto da Paolo Orsi nel 1911 a Locri. Simbolo della mostra “Paolo Orsi. Alle origini dell’archeologia tra Calabria e Sicilia”, che ha dominato l’offerta culturale dei mesi estivi, il Cavaliere lascia la sua precedente collocazione per essere maggiormente valorizzato.

"L'obiettivo - ha dichiarato il direttore Malacrino - è quello di poter ammirare il Cavaliere a 360 gradi, consentendo ai visitatori di cogliere il gruppo fittile nella sua interezza e in tutte le sue peculiarità. E al tempo stesso di collocarlo in una posizione che lo renda emblema della sezione espositiva dedicata alla Calabria in età greca. Ringrazio l’architetto Elena Nicolò e tutto l’Ufficio Tecnico del Museo per questo straordinario risultato, che contribuisce a promuovere l’arte della Calabria antica".

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria prosegue nel suo impegno per un’offerta espositiva dinamica e suggestiva. Nello spazio di Piazza Paolo Orsi si potrà ancora visitare, fino ai primi di dicembre, la mostra “Medma. Una colonia locrese sul Tirreno”, curata dal direttore Carmelo Malacrino e dall’archeologo Maurizio Cannatà. 

L’impegno del MArRC, inoltre, continua nel consolidare rapporti e progetti con gli altri grandi musei per promuovere la cultura della Magna Grecia. Dal 5 dicembre la 'Testa del Filosofo' sarà protagonista al Museo Archeologico di Napoli, diretto da Paolo Giulierini, nella grande mostra "Thalassa. Meraviglie sommerse del Mediterraneo". L'esposizione, con oltre quattrocento reperti provenienti da prestigiose istituzionali italiane e internazionali, ricostruirà il volto del Mare Nostrum che, sin dall'antichità, aveva un profondo valore
simbolico, culturale ed economico.

"Un prestito temporaneo - ha commentato il direttore Malacrino – che porterà grandi vantaggi per questo capolavoro, esposto insieme ai Bronzi di Riace. La nostra meravigliosa Testa bronzea sarà valorizzata in un progetto espositivo e scientifico di respiro internazionale, che il museo reggino sta sostenendo anche con altri reperti. In questi anni abbiamo avuto l’onore di ospitare nelle nostre esposizioni importanti opere del museo partenopeo, nell’ambito di relazioni istituzionali utili a rendere sempre più attrattiva l’offerta museale del Mezzogiorno d’Italia. E non è la prima volta che le nostre bellezze artistiche e archeologiche rappresentano la Calabria oltre i confini della regione, sia in Italia che all'estero.

"Ma non finisce qui. Presto avremo la possibilità - ha continuato Malacrino - di esporre nel nostro museo eccezionali reperti calabresi entrati nelle collezioni borboniche e conservati a Napoli. Questi piccoli e grandi capolavori verranno presentati in una grande mostra che sarà allestita a Reggio nei primi mesi del 2020".

Nella prossima settimana, infine, il direttore Malacrino rappresenterà il MArRC alla RO.ME Museum Exibition, la piattaforma internazionale per la comunità professionale del settore archeologico. Il 27 novembre, alla presenza del Ministro Franceschini, sarà presente al convegno inaugurale, occasione utile, dopo Paestum, per i direttori dei musei di raccontare le esperienze e le visioni delle realtà e dei beni archeologici italiani.

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