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Solidarietà

Natale, il pranzo dei poveri senza tavolata: a San Giorgio Extra la consegna del pasto

Anche quest'anno si intensificano i servizi offerti ai più bisognosi dalla rete dei gruppi Caritas e di Sant'Egidio

Un pasto caldo per tutti, per i nuovi ed i vecchi poveri, per le famiglie in difficoltà, per chi in questa pandemia non deve essere lasciato solo. E' questo lo spirito che anima i tanti volontari della Caritas e delle comunità presenti sul territorio per Natale. 

“Sarà un Natale – racconta Francesca Chirico volontaria di Sant'Egidio - in cui non si deve perdere la speranza. Il pranzo di Natale nella chiesa di San Giorgio Extra era un momento bellissimo, in cui ci sentivamo tutti una grande famiglia, una cosa sola tra chi aiuta e chi è aiutato. Poi il Covid ci ha fermato e niente più tavolata insieme ma abbiamo comunque trovato il modo di stare vicino ai nostri amici di sempre”.

Francesca Chirico da oltre quindici anni è al servizio degli ultimi, prima faceva il giro delle strade della città, conosceva i nomi e le storie di quanti vivono per strada, e portava un pasto caldo poi il lockdown ha fermato tutto. “Adesso non faccio più la ronda – spiega – c'è infatti in città l'Unità di strada e quindi è inutile accavallarci come servizio”. 

“Il pranzo di Natale a San Giorgio Extra era davvero un momento di festa per tutti, nessuno escluso, - ricorda Francesca Chirico - e c'era la gioia di stare insieme. Infatti per ogni tavolo, oltre ai nostri amici ospiti c'era sempre un accompagnatore, proprio per condividere inspranzo natale san giorgio extra asporto-2ieme il pasto e il tempo. Un tempo dedicato per conoscersi e ascoltarsi. Ricordo i bambini, i loro sguardi felici. Quest'anno, però, come già lo scorso Natale, niente tavolata per centocinquanta persone, ma un pranzo da asporto, iniziamo alle 11:30, ed un regalo per i nostri amici”.

Il pranzo da asporto

“Preparemo pasta al forno, polpette, parmigiana e poi frutta e dolci – svela Francesca – e inoltre ogni persona che verrà riceverà un regalo: una busta con la spesa: tanti prodotti che non necessitano di essere cucinati (come ad esempio il tonno, i biscotti) visto che i nostri amici non hanno questa possibilità. Manca tantissimo lo stare insieme a tavola, il fare festa insieme, però abbiamo già sperimentato lo scorso anno che malgrado tutto anche senza tavolata siamo riusciti a “fare festa” con tutte le precauzioni che la pandemia ci impone. I sorrisi, le parole, lo sguardo verso l'altro e lo stare insieme è ciò che arriva al cuore e siamo stati bene. Sono certa che anche domani, 25 dicembre, sarà festa! È un momento difficile per tutti. Ma penso che sia anche l’occasione giusta per rimediare a certi errori che si fanno. Come quelli dovuti all’indifferenza. Forse è questo il momento per dedicare attenzione agli altri, soprattutto a chi ha più bisogno”.

“Ricordo tra i tanti che abbiamo aiutato, quando venne Lena al pranzo di Natale, quando entrò in chiesa, che era allestita con tanti tavoli, tutti apparecchiati di rosso, disse in dialetto: “pari nu matrimonio” e i suoi occhi erano lucidi”.

Ecco Lena, la donna che abitava al porto in una baracca fatiscente con i suoi cani. Una donna estremamente riservata, tanto da non aprire nemmeno la porta ai volontari dell’unità di strada che le portavano il pasto caldo. Quei volontari, però, erano una certezza, una presenza costante e rispettosa, e lasciavano la cena dietro la porta. Così Lena ha imparato a fidarsi, a raccontarsi, ad aprire la porta di casa e ad aspettare fuori la sua chiacchiera e il suo scambio quotidiano. A lei è dedicato l'Help center alla Stazione centrale, dove arrivano le persone in difficoltà. 

La rete Caritas e le mense sul territorio

“Noi incontriamo tutti i giorni chi ha bisogno – racconta Bruna Mangiola – e adesso con la rete della Caritas si lavora per garantire un pasto caldo nei giorni di festa. Il giorno dell'immacolata abbiamo fatto qui un servizio di asporto col supporto della parrocchia di Sant'Antonio e lo ripeteremo anche giorno 28 e giorno 1. “C'è una bella rete di volontariato, c'è una meravigliosa collaborazione tra i gruppi della Caritas e le parrocchie e si lavora per aiutare i nostri amici in queste feste”.

La sera di Natale, alle 18.30, presso la Casa della Soliderità a Salice si aprirà agli indigenti così come il 26 dicembre a pranzo. Questa sera invece, Vigilia di Natale al centro d'ascolto "Don Italo Calabrò" ad Archi e, infine, il 26 dicembre presso la parrocchia di San Luca.


 


 


 


 

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