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L'ordinanza

Ndrangheta sul litorale romano: "Solidi legami con esponenti politici e altri clan"

Nell'ordinanza firmata dal gip Livio Sabatini vengono spiegati i motivi che hanno portato agli arresti di questa mattina: "Persistenza sul territorio di un contesto di criminalità organizzata che agisce da decenni"

"Le esigenze cautelari a carico degli indagati" sono "fondate" alla luce di una "complessiva valutazione del contesto associativo criminale radicatosi nel territorio con la presenza di un locale di 'ndrangheta di primissimo piano". Lo scrive il gip di Roma Livio Sabatini nell'ordinanza di custodia cautelare con cui ha disposto 65 arresti nell'ambito dell'operazione condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma e coordinata dalla Dda di Roma, con i procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò, contro clan di 'ndrangheta nei comuni del litorale romano.

Secondo il giudice a tutto questo "va aggiunto da un lato la persistenza sul territorio di un contesto di criminalità organizzata che agisce da decenni e dall'altro i solidi legami esistenti con taluni esponenti delle forze dell'ordine ed esponenti politici locali nonché con altri clan delinquenziali".

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