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L'intervento

Operazione "Vico Raudo", il capo della Direzione centrale anticrimine: "Ala militare ancora attiva"

Il prefetto Francesco Messina commenta gli arresti della squadra mobile di Milano e rilancia l'azione investigativa di polizia e magistratura: "Sistematica aggressione all’accumulo dei patrimoni illeciti"

“L’operazione eseguita oggi testimonia che l’agire mafioso della 'ndrangheta in Nord Italia ha assunto da tempo caratteristiche assolutamente sovrapponibili a quelle che ne caratterizzano l'azione nei territori in cui il fenomeno è endemico”. Lo dichiara il prefetto Francesco Messina, Direttore centrale anticrimine della polizia, sull'operazione anti 'ndrangheta portata a compimento a di Milano con 49 arresti.

Per il prefetto Francesco Messina, poi, “La narrazione, talvolta sostenuta, di una ndrangheta evolutasi al punto da abbandonare l’aspetto militare in favore di strategie criminali più sofisticate non è del tutto precisa. A Milano la polizia e la magistratura continuano ad affrontare la minaccia mafiosa ben consapevoli che il contrasto dell’ala militare della ndrangheta deve continuare ancora a lungo e deve essere affiancato da una sistematica aggressione all’accumulo dei patrimoni illeciti, che ne costituiscono la linfa vitale".

"Peraltro, gli esiti investigativi odierni - conclude il capo della Direzione centrale anticrimine della polizia - attestano ancora una volta come sovente la detenzione carceraria non riesca a recidere il legame tra affiliato e struttura mafiosa di appartenenza. La Direzione centrale anticrimine, con le squadre mobili e con il Servizio centrale operativo, continuerà in questa azione indifferibile di contrasto, sotto il coordinamento della magistratura delegante”.

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