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Cronaca

La 'ndrangheta reggina in Lombardia e Veneto, scattano arresti e perquisizioni

La Squadra mobile di Treviso e i carabinieri di Como disarticolano la locale operativa ad Erba e ricollegabile alla famiglia Varca-Crivaro, controlli anche a Reggio Calabria, ricostruito un omicidio

Che la ‘ndrangheta sia operativa in Veneto e Lombardia è un dato di fatto. Le operazioni “Maschere” e “Nemico pubblico” portate a compimento all’alba di oggi dalla Squadra mobile di Treviso, con il coordinamento del Servizio centrale operativo della polizia di Stato e dei carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di Como e la collaborazione della Squadra mobile di Reggio Calabria, hanno messo un tratto di evidenziatore su questa tesi. 

Gli agenti della polizia ed i carabinieri, infatti, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 5 persone, 1 provvedimento di divieto di dimora ed eseguito 12 perquisizioni domiciliari, al termine di una complessa indagine diretta dalla Procura distrettuale di Venezia e inerente un vasto traffico di sostanze stupefacenti tra il Veneto la Lombardia e la Calabria e l’estero (Albania, Romania Inghilterra e Germania).

Nel corso dell’indagine, che si è protratta per circa due anni, sono stati sequestrati circa 350 chilogrammi di marijuana e 270 grammi di cocaina, nonché sostanze dopanti ed anfetamine, e sono state tratte in arresto in flagranza di reato 8 individui. 

Gli investigatori, poi, sono riusciti a fare luce sull’omicidio di Besnik Metaj, ritenuto uno dei sodali dell’organizzazione disarticolata, che veniva rinvenuto cadavere nella provincia di Como, omicidio che sarebbe stato commesso per questioni legate al mancato pagamento di una partita di sostanza stupefacente, come verrà meglio specificato in seguito.

In particolare oggi i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Como, hanno tratto in arresto un soggetto già conosciuto alle forze dell’ordine, inserito organicamente nella “locale" di ‘ndrangheta di Erba (famiglia Varca–Crivaro), già domiciliato in Koplik (Albania),  per i reati d’omicidio e occultamento di cadavere di Besnik Metaj, nonché di detenzione e porto d’arma da fuoco illegale. 

Il suo corpo era stato trovato parzialmente sepolto nei boschi del monte Cornizzolo, nel comune di Eupilio. Il cadavere presentava dei fori di arma da fuoco in testa ed era completamente nudo, chiara evidenza di una vera e propria esecuzione.

Contemporaneamente, nella stessa mattinata, il personale della Squadra mobile di Treviso ha eseguito, nel medesimo contesto investigativo, 4 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti nonché le già citate perquisizioni domiciliari. Le persone arrestate e perquisite dalla polizia di Treviso sono tutti appartenenti al citato sodalizio criminale.

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