La 'ndrangheta a Bologna e la cocaina per lo spaccio, nove arresti da parte dei Carabinieri
Il gruppo criminale disarticolato dai militari del Comando provinciale bolognese aveva una sede operativa in provincia di Firenze e contatti con l'Albania, perquisizioni in corso anche a Reggio Calabria
La cocaina per le piazze di spazio emiliano-romagnole e toscane arrivava dalla Calabria. Per fermare questo lucroso traffico, dall’alba di oggi oltre cento carabinieri del comando provinciale di Bologna, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale bolognese su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.
In tutto sono nove le persone raggiunte dal provvedimento di arresto, mentre i militari dell’Arma stanno eseguendo decine di perquisizioni tra le province di Bologna, Firenze, Reggio Calabria, Messina e Viterbo. I reati contestati sono quelli di traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed intestazione fittizia di beni.
Al centro delle indagini, sviluppate dai Reparto operativo del comando provinciale di Bologna, è finita una ramificata consorteria di soggetti a vario titolo organici o contigui ad alcuni dei più noti casati della ‘ndrangheta calabrese, attiva nell’importazione di rilevanti quantitativi di stupefacenti, soprattutto cocaina.
Le indagini, fra le altre cose, hanno consentito di documentare struttura ed assetti organizzativi interni della consorteria che, per i Carabinieri bolognesi, era articolata su un base logistico operativa principale nel capoluogo ed una cellula distaccata strategicamente posizionata in un tranquillo paese della provincia di Firenze.
Il gruppo criminale, infine, era in grado di utilizzare i più moderni dispositivi di comunicazione resi disponibili da qualificati contatti di matrice albanese.
