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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'operaizone / Rosarno

Ricostruiti i nuovi assetti della cosca Bellocco, in manette 65 persone

Blitz nella notte a Rosarno, carabinieri e Dda chiudono l’operazione “Blu notte”, 47 gli arresti in carcere, 16 i domiciliari e 2 gli obblighi di dimora, sequestrata una ditta attiva nel settore dello sfruttamento delle risorse boschive

È in corso, nel territorio di Rosarno, l'operazione "Blu notte" che, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri, ed eseguita dai carabinieri del comando provincialedi Reggio Calabria, guidato dal comandante Marco Guerrini, ha ricostruito i nuovi assetti della cosca Bellocco.

Sono 65 le persone arrestate per associazione mafiosa, porto e detenzione di armi, estorsioni, usura e altri reati aggravati dalle finalità mafiose. Dalle prime luci dell’alba di questa mattina circa 1.000 Carabinieri di Reggio Calabria, in 16 province del territorio nazionale, supportati dallo squadrone eliportato "Cacciatori" Calabria e dalle rispettive articolazioni territoriali, stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 65 soggetti - 47 in carcere, 16 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora - dal gip del tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Dda.

I soggetti finiti sotto indagine sono  ritenuti responsabili - in particolare - di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni, usura e danneggiamenti aggravati dalle finalità mafiose, riciclaggio e autoriciclaggio, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

L’indagine è stata svolta dal Nucleo Investigativo di Gioia Tauro tra il settembre 2019 e l’agosto 2020 nei confronti di elementi di spicco della "cosca Bellocco" (al vertice della "società di Rosarno", con interessi sull’intero territorio nazionale e in diversi Paesi esteri).

Il provvedimento dei magistrati dalla procura antimafia ha determinato, inoltre, il sequestro preventivo di una ditta attiva nel settore dello sfruttamento delle risorse boschive (taglio, trasporto e trasformazione del legno), utilizzata per agevolare le attività criminali della cosca, il cui valore complessivo è stato stimato in 700.000,00 euro.

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