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Cronaca

La Corte d'appello di Messina annulla l'ergastolo al boss Giacomo Latella

E' stata riconosciuta la tesi difensiva dell'avvocato Giuseppe Nardo per il quale era stata comminata la pena dell’ergastolo in luogo di quella massima possibile di trent’anni di reclusione

La Corte d’Assise d’Appello di Messina ha annullato la condanna all’ergastolo di Giacomo Latella, capo incontrastato della omonima cosca Latella, egemone sul territorio a sud della città di Reggio Calabria, in particolare nelle zone di Saracinello, Arangea e Croce Valanidi.

La decisione è stata resa nota oggi. Latella era stato condannato all’ergastolo con isolamento diurno per una serie di gravi reati commessi durante quel periodo storico che è passato alle cronache giudiziarie come la seconda guerra di mafia e che ha insanguinato le strade della città nella seconda metà degli anni ottanta ed inizi degli anni novanta.

La decisione giunge a conclusione della battaglia giudiziaria, ingaggiata con la Procura Generale di Messina dall’avvocato Giuseppe Nardo che aveva denunciato un grave errore commesso nel lontano 2005 dalla Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria.

In quella circostanza, stando alla tesi difensiva dell’avvocato Nardo, era stata comminata, in violazione delle norme penali e procedurali che regolavano il caso, la pena dell’ergastolo in luogo di quella massima possibile di trent’anni di reclusione.

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