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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Rosarno

Ndrangheta, sette arresti contro la cosca Pesce-Bellocco

La Direzione investigativa antimafia contesta i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, trasferimento fraudolento di beni e valori e appropriazione indebita aggravati dal metodo mafioso, nonché bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio

La Direzione investigativa antimafia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Milano, nei confronti di 7 persone accusate a vario titolo dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, trasferimento fraudolento di beni e valori e appropriazione indebita aggravati dal metodo mafioso, nonché bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio.

L'indagine ha tratto spunto da riscontri su personaggi legati alla cosca Pesce-Bellocco di Rosarno attivi nel territorio lombardo.  "Gli interessi degli indagati spaziavano dalle estorsioni ai reati di bancarotta fraudolenta, al riciclaggio di proventi di attività delittuose connesse anche all'illecita gestione di rifiuti", si legge nella nota. Tra i soggetti colpiti arrestati figurano, inoltre, "appartenenti ad altre storiche famiglie 'ndranghetiste insediatesi nei territori del lecchese e del comasco".

A dire degli inquirenti "Particolarmente significativi sono risultati degli episodi estorsivi nei confronti di alcuni promotori finanziari costretti - attraverso minacce e percosse - a consegnare somme di denaro contante o fornire una 'forzata' collaborazione nell'ambito dell'intermediazione creditizia". 

Sono ancora in corso le perquisizioni che vedono impegnati il personale della Dia di Milano, Roma, Napoli, Reggio Calabria e Brescia nonché i reparti della polizia, dei carabinieri e della guardia di finanza competenti sulle province di Brescia, Mantova, Novara, Varese, Lecco e Como.

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