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L'operazione / Gioia Tauro

La droga per le cosche del Cosentino arrivava da Gioia Tauro

E' questo uno dei particolari emerso dall'inchiesta della Dda di Catanzaro che ha disarticolato i gruppi criminali operanti a San Lucido e a Paola

La droga per le cosche del Cosentino, finite al centro dell'operazione portata a compimento all'alba di oggi dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza, arrivava anche da Gioia Tauro.

E' questo uno dei particolari dell'inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri, che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa nei confronti di 37 indagati accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso ed associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, relativamente a due sodalizi operanti a San Lucido e a Paola.

In particolare, 18 indagati sono destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, 7 degli arresti domiciliari, 9 dell’obbligo di dimora nel comune di residenza ed all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, 1 del divieto di dimora e 2 del divieto di esercitare l’attività di impresa.

Il provvedimento, emesso su richiesta della Dda di Catanzaro, scaturisce dalle indagini sviluppatesi mediante investigazioni di tipo tradizionale, attività tecniche, dichiarazioni di collaboratori di giustizia, riscontri sul campo e servizi dinamici sul territorio.

La gravità indiziaria ha riguardato l’assetto e l’operatività di una associazione armata di tipo ‘ndranghetistico sul territorio ricompreso tra i comuni di San Lucido, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio e Longobardi, tutte in provincia di Cosenza, con tendenza all’espansione verso le aree limitrofe, con rapporti di alleanza con altre articolazioni criminali operanti nella città di Cosenza.

In tale contesto, nei confronti degli indagati è stata valutata la gravità indiziaria, tra l’altro, per i delitti in materia di armi, intestazione fittizia, abusivo esercizio del credito, estorsione, tentata e consumata, anche mediante danneggiamenti, ai danni sia aziende, piccole e grandi, di esercizi commerciali e imprese del territorio, nei diversi settori economici, ovvero ai danni di imprese provenienti da altre aree geografiche ed impegnate in lavori pubblici.

La gravità indiziaria acquisita a livello cautelare, come si evince da una nota stampa diffusa dai carabinieri, ha riguardato, inoltre, la struttura e il modus operandi di due associazioni a delinquere finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti di varia tipologia, cocaina, marijuana e hashish, una operante a San Lucido, sotto l’egida degli esponenti dell’articolazione di ‘ndrangheta, e l’altra operante nel territorio del Comune di Paola, in stretto contatto con il primo gruppo criminale, e organizzata mediante una struttura di spacciatori operante per livelli, in una intensa attività di commercializzazione della sostanza stupefacente, e con canali di approvvigionamento operanti anche nell’area di Gioia Tauro. 

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