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L'indagine

La 'ndrangheta dietro il giro di droga in Australia, sotto la lente della polizia 14 clan

L'Australian federal police ha ricostruito i movimenti delle sostanze stupefacenti, i contatti venivano gestiti attraverso un'app crittografata, chiamata Anom

La polizia federale australiana sta indagando su 51 clan della criminalità organizzata italiana, di cui 14 della 'ndrangheta, oltre che su 5 mila presunti criminali residenti negli stati del New South Wales, Victoria, Queensland, South Australia e Western Australia.

Gli investigatori li accusano di lavorare a stretto contatto con bande criminali mediorientali, triadi asiatiche e cartelli sudamericani per contrabbandare tonnellate di droghe illegali nel paese. Dati di intelligence ottenuti da intercettazioni telefoniche hanno rivelato inoltre che la mafia italiana sta "tirando i fili" delle bande di motociclisti responsabili di alcuni dei principali episodi di violenza compiuti nel paese.

Ryan australia-2Nel darne notizia, il vice commissario dell'Afp, Australian federal police, Nigel Ryan (nella foto), ha spiegato che le organizzazioni criminali sono responsabili del 70-80% del traffico di cocaina mondiale "e stanno inondando l'Australia di droghe illecite". Ryan ha inoltre parlato di milioni di dollari di denaro sporco riciclati attraverso l'economia ogni giorno: "immettono i loro guadagni illeciti nelle loro legittime attività di costruzione, agricoltura e ristorazione", ha affermato.

La polizia australiana è riuscita a compilare uno schema sulla struttura della mafia dai dati ricavati dall'operazione sotto copertura 'Ironside', durata tre anni e che ha visto le autorità infiltrarsi nei telefoni di esponenti della criminalità organizzata attraverso un'app crittografata, chiamata Anom.

I presunti criminali sono stati convinti attraverso il passaparola ad utilizzare il servizio di messaggistica teoricamente al riparo dai radar della polizia. Non sapevano che i 25 milioni di messaggi inviati sulla piattaforma erano monitorati da vicino dall'Afp e dall'Fbi. Da quando le autorità hanno rivelato la verità su Anom un anno fa, 383 presunti criminali australiani sono stati accusati di oltre 2.340 reati.

I boss della mafia italiana sono ora il prossimo principale obiettivo, grazie ad un'operazione che coinvolge anche le autorità statunitensi, spagnole, brasiliane e italiane. "Questa prossima fase sarà lunga ed impegnativa, ma siamo all'altezza della sfida", ha aggiunto Ryan, citato dall'australiana Abc.

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