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Cronaca San Luca

Il Covid inguaia Ciccio Pelle "Pakistan", la sua latitanza finisce a Lisbona

Francesco Pelle è accusato di aver ordinato l'omicidio di Giovanni Nirta che portò alla strage di Duisburg del 2007, nel 2019 fece perdere le sue tracce dopo che la Cassazione aveva respinto il suo ricorso contro la condanna all'ergastolo come mandante della strage del Natale 2006, era ricoverato in una clinica portoghese

I carabinieri di Reggio Calabria, secondo quanto scrive l’Adnkronos, hanno individuato in Portogallo il boss Francesco Pelle, alias “Ciccio Pakistan”, protagonista della faida di San Luca e fra i primi 30 latitanti più pericolosi. Pelle sarebbe stato arrestato in una clinica di Lisbona, dove si trovava perché positivo al Covid. Pelle si trova ora in stato di fermo portoghese. Il prossimo passo sarà l'estradizione, a seguito della quale in Italia gli sarà notificata l'ordinanza di arresto.

Francesco Pelle è accusato di aver ordinato l'omicidio di Giovanni Nirta, capo della 'ndrina rivale, che però sopravvisse all'agguato, nel corso del quale rimase uccisa Maria Strangio, moglie di Nirta. La vendetta dei Nirta arrivò nel 2007 con la strage di Duisburg.

Il 19 luglio del 2019 “Ciccio Pakistan”, che si trovava a Milano con l'obbligo di dimora, fece perdere le proprie tracce dopo che la Cassazione aveva respinto il suo ricorso contro la condanna all'ergastolo come mandante della strage del Natale 2006, a cui seguì la mattanza di Duisburg nel Ferragosto dell'anno successivo.

I Carabinieri  Reparto Operativo reggino, collaborato dai colleghi del Gruppo di Locri e della Compagnia di Bianco, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nelle persone del Procuratore Giovanni Bombardieri, del Procuratore Aggiunto Giuseppe Lombardo e del Sostituto Procuratore Alessandro Moffa, da tempo erano sulle tracce  del latitante ed in ultimo lo avevano localizzato proprio nella penisola iberica, dove è stato arrestato in una struttura ospedaliera lusitana.

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