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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Rizziconi

'Ndrangheta, blitz della Mobile a Rizziconi: catturato il latitante Crea

L'uomo, nipote del boss Teodoro Crea, si nascondeva all'interno di un'abitazione rurale. Deve scontare otto anni di reclusione. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Reggio Calabria

Questa mattina, alle prime luci dell'aba, è finita la latitanza di Giuseppe Crea. L'uomo, 56 anni, è stato catturato in agro del comune di Rizziconi, all'interno di un'abitazione rurale dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri.

I fatti

Il 16 gennaio 2021, Crea si era sottratto all’esecuzione dell’ordine di carcerazione, emesso nei suoi confronti in data 15 gennaio 2021 dalla Procura generale presso la Corte d’Appello di Firenze, dovendo espiare la pena di 8 anni di reclusione a seguito di condanna riportata per una serie di reati commessi nel 2008, in concorso con altri soggetti, nel territorio della provincia di Siena quali violenza privata, rapina, lesioni personali, furto, incendio, danneggiamento a seguito di incendio, allorquando si trovava a Spoleto (PG) in regime di semilibertà.

Per tali fatti, il 19 luglio del 2010, il gip presso il Tribunale di Firenze, su richiesta della Dda del capoluogo toscano, emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti e di altri sei indagati. Il 14 gennaio 2021, la Corte di Cassazione rigettava il ricorso di Crea confermando la condanna a lui inflitta dalla Corte d’Appello di Firenze in data 13 maggio 2019 a 8 anni di reclusione.

Chi è il latitante arrestato

Il latitante è nipote di Teodoro Crea, classe 1939, ritenuto elemento di vertice della cosca di ‘ndrangheta di Rizziconi, attualmente detenuto. Pertanto è cugino di primo grado dei figli dell’anziano boss, ovvero C.G., classe 1978 e C.D., classe 1982, attualmente detenuti, arrestati dopo numerosi anni di latitanza dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Servizio Centrale Operativo, rispettivamente, il 29 gennaio 2016 e il 2 agosto del 2019.

Il 3 febbraio 1991, nel corso di una lite per futili motivi, Giuseppe Crea uccise a Rizziconi a colpi di arma da fuoco un uomo di 31 anni del citato paese della Piana di Gioia Tauro, rendendosi irreperibile. Per tale delitto fu condannato dalla Corte d’Assise di Palmi a 26 anni di reclusione e la pena fu confermata in Appello. Dopo poco più di tre anni di latitanza, fu catturato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria il 21 febbraio 1994 a Montecatini Terme (PT), dove aveva trovato rifugio presso un conterraneo.

"Nel corso dell'odierna operazione di polizia giudiziaria - spiegano dalla Questura - è stato arrestato in flagranza di reato un soggetto di 56 anni ritenuto responsabile di procurata inosservanza di pena nei confronti del latitante in questione".

Le indagini

Le indagini condotte della Sezione criminalità Organizzata e Catturandi della Squadra Mobile di Reggio Calabria che in data odierna hanno portato alla cattura del latitante sono state coordinate dal procuratore aggiunto Calogero Gaetano Paci e dai sostituti procuratori Francesco Ponzetta e Giulia Maria Scavello.

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